La Germania andra’ a votare domenica 22 settembre per il rinnovo del Bundestag, il parlamento federale, con una legge elettorale mista, in parte nuova, con un carattere piu’ proporzionale rispetto al passato, che secondo alcuni potrebbe far aumentare il numero dei parlamentari dagli attuali 622 fino a 800. Il sistema elettorale federale tedesco prevede due preferenze su due schede distinte. Con quello che comunemente viene definito ‘primo voto’ si scelgono, tra i candidati, 299 deputati eletti in altrettanti collegi attraverso un sistema uninominale con maggioranza semplice. Con il cosiddetto ‘secondo voto’ gli elettori sono chiamati a esprimere la propria preferenza votando per il simbolo di uno dei 34 partiti ammessi alle urne.
La ripartizione complessiva dei seggi, di base 589, avviene attraverso un calcolo puramente proporzionale, con soglia di sbarramento fissata al 5%. La legge elettorale tedesca prevede pero’ l’esistenza di cosiddetti ‘mandati in eccedenza’, nel caso in cui un partito elegga con il sistema uninominale (primo voto) piu’ deputati di quanti non gli sarebbero stati assegnati secondo la ripartizione proporzionale delle schede scrutinate (secondo voto). In tal caso, per permettere a tutti i deputati votati direttamente dagli elettori di occupare un posto nel Bundestag, il numero complessivo dei seggi viene aumentato. Tuttavia, per evitare che attraverso i ‘mandati in eccedenza’ venga cambiato l’equilibrio definito attraverso il voto proporzionale, la nuova legge elettorale stabilisce che anche gli altri partiti abbiano diritto a un numero di ‘mandati in eccedenza’ sufficiente a riequilibrare il risultato proporzionale complessivo. Il sistema e’ stato corretto dal parlamento su indicazione della corte costituzionale federale, secondo cui la vecchia legge falsava in modo ingiustificabile il risultato proporzionale espresso nel ‘secondo voto’.
Fino alle scorse elezioni federali del 2009 non era infatti previsto alcun riequilibrio. Quell’anno vennero eletti 24 deputati attraverso i ‘mandati in eccedenza’, portando il numero complessivo dei parlamentari da 598 a 622. Per via dell’alto numero di deputati eletti con il voto uninominale, l’Unione di Cdu/Csu di Angela Merkel si era trovata avvantaggiata rispetto agli altri partiti. Stando ai calcoli dell’autorita’ che vigila sulle elezioni federali se nel 2009 si fosse votato con la nuova legge oggi ci sarebbero 671 deputati, invece degli attuali 622. E secondo alcune proiezioni il numero dei parlamentari per la prossima legislatura potrebbe arrivare fino a 800, oltre il limite di capienza fisica dell’attuale aula che ospita i lavori.
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