Jean-Francois Cope’ al fotofinish per 98 voti: e’ lui il leader dell’UMP, l’opposizione di destra francese che – orfana di Nicolas Sarkozy – si e’ dilaniata nello scontro per trovare un nuovo capo. Ha risolto il dilemma con 24 ore di ritardo, una giornata passata a litigare e ricontare le schede. Al termine, ce l’ha fatta Cope’, partito in salita ma alla fine autore di una rimonta vincente contro il favorito, l’ex primo ministro di Sarkozy, Francois Fillon.
Si sono combattuti ferocemente per settimane, poi nelle ultime 24 ore se ne sono dette di tutti i colori, accusandosi l’un l’altro di brogli, schede false e procure inventate. Si sono spinti talmente in la’ da spingere molti dirigenti del partito a invitarli alla calma. Alain Juppe’, rimasto neutrale nel duello, e’ arrivato a chiedere un armistizio perche’ ‘l’esistenza stessa dell’UMP e’ in gioco’.
In serata, dopo la proclamazione da parte della commissione elettorale interna – con 87.388 voti contro 87.290 – Cope’ ha telefonato al rivale sconfitto per invitarlo ad ‘unirsi a lui’ nell’UMP per lavorare insieme. ‘I nostri avversari sono a sinistra – ha detto Cope’ a Fillon – le mie mani, le mie braccia, sono spalancate. In me non c’e’ ne’ amarezza ne’ rancore. Cio’ che ci unisce e’ enormemente superiore a quello che ci divide’.
Cope’, dopo queste ore di tensione, e’ uscito dal suo quartier generale per salutare i fedelissimi, attorniato dal suo nuovo staff di dirigenti, dalla moglie Nadia, dal primogenito e da chi piu’ lo ha appoggiato nel partito in questi giorni, come Rachida Dati, ex ministra della Giustizia. Si e’ concluso cosi’ il lunedi’ nero della destra francese, che ha visto anche l’ex presidente Nicolas Sarkozy convocato dai giudici per una sua probabile iscrizione nel registro degli indagati per i finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale del 2007 da parte della miliardaria Liliane Bettencourt, erede L’Oreal. Orfano di grandi personalita’ come lo sono state per loro Jacques Chirac e poi Sarkozy, gli elettori della destra francese hanno chiamato alla guida del partito un ‘falco’ rampante, che non esita a cavalcare anche le tesi vicine al Fronte nazionale. Sconfitto l’uomo della moderazione e della continuita’, quel Fillon che era stato l’alter ego di Sarkozy, uomo temperato e lungimirante che faceva da sponda al carattere vulcanico del presidente. L’interminabile braccio di ferro, la rottura fra le due anime dell’UMP sara’ d’altronde difficilmente sanabile, al di la’ di quella personale fra i due leader: chiamati a ricomporre un’antipatia reciproca che dura da anni e che e’ sfociata in uno scontro frontale.
Discussione su questo articolo