Per la prima volta dalla sua legalizzazione in Francia nel 1967, l’uso della pillola contraccettiva subisce un calo del 4,6% in media in tutte le fasce d’eta’ in parte per colpa della crisi: e’ quanto emerge dal primo studio sulla contraccezione realizzato negli ultimi dieci anni dall’Istituto nazionale della sanita’ e della ricerca medica (Inserm) e dell’Istituto nazionale di studi demografici (Ined) su un campione di 5.275 donne di eta’ compresa tra i 15 e i 49 anni e 1.011 medici, e pubblicato dalla rivista Population et societe’. Secondo l’inchiesta (intitolata ‘Fecond’), l’uso della pillola, che e’ continuato a crescere fino al 2000, e’ oggi diminuito del 4,6%, cifra che sale al 10,4% tra le ragazze di eta’ compresa tra i 20 e i 24 anni e a 5,8% tra quelle che hanno tra i 25 e i 29 anni. La pillola resta comunque il metodo contraccettivo piu’ diffuso (ne fa ricorso il 50% delle donne) ma perde terreno di fronte ai nuovi metodi di contraccezione ormonale (patch, impianto e anello vaginale) e al preservativo (usato dal 50% delle adolescenti).
‘Si possono fare diverse ipotesi per spiegare questa diminuzione dell’uso della pillola – osserva la direttrice della ricerca dell’Inserm, Nathalie Bajos, tra i responsabili dello studio -. Queste donne potrebbero essere piu’ sensibili al discorso ecologico e alla diffidenza verso i medicinali. Ma a svolgere un ruolo importante e’ soprattutto il degrado della situazione economica delle giovani’. Lo studio mostra che il calo e’ accentuato tra gli strati sociali economicamente piu’ sfavorevoli e riguarda una fascia d’eta’ colpita dalla crisi e dalla disoccupazione per cui ricorrere alla pillola potrebbe rappresentare ‘una spesa importante’. Per la ricercatrice il costo della contraccezione e’ un ‘problema’ perche’ al 42% delle donne vengono prescritte pillole di terza o quarta generazione che non sono rimborsate dal servizio sanitario.
La Bajos ritiene che non ci sia un legame diretto tra diffusione della contraccezione e numero di aborti (che in Francia se’ stabile a 225.000 l’anno) mentre sono altri i fattori che contano nella decisione di interrompere una gravidanza: ‘Il principale interesse di un buon accesso alla contraccezione – conclude – e’ che le persone possano avere una vita sessuale protetta dall’angoscia di una gravidanza indesiderata’.
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