Forza Renzi, mantieni le promesse e parla meno – di Leonardo Cecca

Purtroppo Matteo Renzi, a mio modesto avviso, inizia a trovare non pochi ostacoli, ingiustificati ma prevedibili, ed a perdere credibilità. Ritengo che l’atteggiamento del governo circa il problema dei contratti di lavoro a termine e l’apprendistato sia per il momento quello più saggio, in quanto chi ha un po’ di buonsenso con facilità riesce a capire che gli industriali non possono essere presi per il collo, altrimenti non assumono nemmeno quando c’è qualche spiraglio di ripresa, perché il vento contrario è sempre in agguato. Su queste proposte c’è stata subito la critica della Camusso, la quale sicuramente preferisce più disoccupati e meno precari, avendo in tal modo sempre la possibilità di organizzare qualche sciopero. Se togliamo al sindacato la possibilità di scioperare, allora cosa ci sta a fare? A ricevere solo aiuti e vantaggi da "pantalone".

Uno scivolone bello grande, tutto di marca cattocomunista, Renzi lo sta facendo sulle tasse che aveva promesso di ritoccare al ribasso e che sono rimaste invariate, alcune anche aumentate. Oltremodo ridicolo è il prelievo che sta studiando sulle pensioni da 3000€ al mese lordi. Ebbene, viene da chiedersi con quale onestà si va ad intaccare una pensione per la quale sono stati pagati puntualmente ed interamente tutti i contributi? Non sarebbe più onesto ridurre quelle pensioni d’oro per le quali la persona interessata ha versato poco o nulla? Non sembrerebbe doveroso annullare quelle pensioni a ex politici che sono stati in Parlamento solo per pochi mesi? Non è vergognoso che politici nullafacenti continuino a percepire alti stipendi che sono di gran lunga superiori a quelli dei loro colleghi della Ue?

Che dire delle deplorevoli ed offensive, per i nostri pensionati, "pensioni per i ricongiungimenti" introdotte da "mortadella" solo allo scopo di raccattare consensi? E’ tutto denaro che va ai non meritevoli e che viene tolto a chi ne ha diritto. Vabbé, alla fine in questo mese qualcuno ha goduto di aumenti, trattasi dei superlavoratori giudici dei TAR che si sono ridotti il carico di lavoro "contrattuale" per poi ricevere lauti compensi per gli straordinari. C’è da osservare che costoro già godono di molte agevolazioni sulle assicurazioni, mutui, auto… Nessun sindacato, e tantomeno il governo, ha speso una parola per questo ulteriore aumento di prebende. Che dire: il politico ha paura del magistrato davanti al quale si genuflette.

Renzi poteva e doveva escludere dal suo programma queste tasse deplorevoli tanto care ai cattocomunisti anche perchè aveva gridato ai quattro venti che non avrebbe messo le mani in tasca ai contribuenti. Se ha fegato, ma ne dubito, l’astro nascente fiorentino annunci subito un taglio drastico a tutte quelle pensioni truffaldine. Non sarà un’operazione costituzionale e sarà ostacolata dalla maggior parte dei politici i quali però troveranno, uscendo dai palazzi del potere, sicuramente una folla immensa pronta a riceverli con tutti gli onori. Forza Renzi, mantieni le promesse e parla di meno, poichè cianciando stai per entrare a pieno titolo nel club dei quaraquaqua.