"Noi guardiamo avanti. Ci sono dirigenti che hanno messo la faccia e hanno rischiato in proprio, come sto facendo io nella difficile Liguria incalzando il Pd e puntando a vincere. E poi c’è chi si è proposto come salvatore della patria ed è riuscito invece a rovinare e dissolvere il centrodestra perfino nella sua regione". Così Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi e candidato in Liguria per il centrodestra, in una intervista a Repubblica nella quale attacca Fitto e Verdini: "Non ci vuole una particolare scienza nel riconoscere che il centrodestra non vive una situazione facile. Anche per colpa di chi mira al cupio dissolvi inseguendo sogni individuali di successo francamente improbabili. O magari alleanze con la sinistra che non stanno nella natura del bipolarismo".
Parlando anche alla luce della sconfitta elettorale a Bolzano: "Io sono certo che gli elettori sapranno premiare il modello virtuoso della Liguria e delle altre regioni in cui il centrodestra corre compatto, e ci puniscono laddove gli interessi personali hanno prevalso su quelli politici".
Quindi affronta il progetto del Partito repubblicano: "Non pensiamo a una riedizione del Pdl, intuizione pur geniale ma non più proponibile. Qui si parla di un contenitore all’americana in cui tutti portano le loro individualità. Bisogna pensare a una federazione in cui tutti coloro che si ritengono di centrodestra convergono su candidati e programma". "Sulla leadership futura – conclude Toti – ci sarà modo di confrontarci con gli amici tutti e con Berlusconi che, per quanto mi riguarda, resta il leader insostituibile".
MA FRATTINI, “PARTITO MODELLO USA STRADA SBAGLIATA” "In campo non vedo leader per il centrodestra. Ma deve venire prima l’idea e poi il leader. E l’idea, per me, è legata al concetto di merito e al legame stretto con l’Europa. Partito popolare europeo, non partito conservatore alla Cameron, alla Bush", "Il Partito repubblicano modello Usa? Strada sbagliata. Non si può opporre a Renzi un partito conservatore con estremisti come Salvini o Meloni". Lo afferma l’ex ministro Franco Frattini in una intervista al Corriere della Sera. Frattini, oggi presidente della Società italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi), sostiene che "la soluzione sono le primarie, alle quali Berlusconi potrebbe partecipare. Meglio però se fosse la levatrice del centrodestra futuro".
Quindi sulle ragioni della sua mancata candidatura a Bolzano, ora reduce dal tonfo elettorale, dice: "Non so, non frequento più il partito. Andai via prima che la baracca crollasse", "l’elettorato deve essere rimotivato, è deluso dai mancati risultati. Niente riforma istituzionale, niente riforma del lavoro, proprio quella che ha fatto da Renzi". Berlusconi rovinato dal "cerchio magico"? "Ha creato e distrutto tanti cerchi magici. Adesso tutti accusano Mariarosaria Rossi, ma non può essere tutta sua la colpa".
Discussione su questo articolo