Silvio Berlusconi aprirà sabato la campagna elettorale del suo partito per le amministrative di Milano. Il Cavaliere sarà in due gazebo di Forza Italia messi nelle periferie della città, uno nel quartiere di Baggio (ore 15) e l’altro in quello di Lorenteggio (ore 16).
In città i gazebo azzurri sono 32. Il partito ha scelto questa modalità piuttosto che una manifestazione perchè "Forza Italia – ha detto Maria Stella Gelmini – non sceglie il chiuso dei salotti, ma scende tra la gente e questa volta si parte dalle periferie. Non a caso abbiamo scelto Baggio e Lorenteggio. Con questa iniziativa vogliamo dimostrare che esiste un’alternativa al governo delle chiacchiere di Renzi e Pisapia. Questa, inoltre, e’ una prima iniziativa nell’ottica di costruire un programma aperto alla società civile".
Dunque gli azzurri puntano sulle periferie. Non più San Babila, in pieno centro, per il Cav, ma quartieri come Baggio e Lorenteggio per iniziare a far sentire la propria voce mentre il centrosinistra è già all’opera con la campagna elettorale dei candidati alle primarie.
Certo questa volta Berlusconi non potrà essere capolista per effetto della legge Severino, come ha ricordato Pietro Tatarella, capogruppo di Fi a Palazzo Marino, durante la conferenza stampa dell’iniziativa #RialzatiMilano. Ma, assicurano dal partito, "ci sta lavorando tanto perchè le elezioni a Milano sono un fatto politico non solo amministrativo".
"Berlusconi – ha sottolineato Mariastella Gelmini – farà insieme agli alleati la scelta migliore. Sarà una candidatura di alto profilo ma anche popolare che possa raggiungere il cuore ma anche la mente dei cittadini". Ed è proprio il candidato il nodo tutto da sciogliere per FI e gli alleati. Di nomi ne sono circolati tanti ma per ora non c’è nulla di certo.
"Il fatto che ne siano usciti tanti indica che c’è attesa e molta disponibilità" ha sottolineato la Gelmini che non accetta di essere considerata in rincorsa sul centrosinistra. "Non abbiamo nessun complesso di inferiorità" ha detto sottolineando che "non si devono fare primarie fasulle ma le forze politiche devono trovare il candidato migliore. Le primarie sono armi di distrazione di massa". "La sfida – ha affermato – è non farsi dettare il tempo dalle primarie".
Dunque sul candidato bisogna ancora attendere. Intanto però si aprono le liste alla società civile. "Siamo aperti a tutti i milanesi che vogliono voltare pagina, anche per quelli che non sono iscritti a un partito. La lista sarà aperta a tutta la società civile, a candidature indipendenti e non mancano le figure a partire da Tatarella per il posto di capolista". I temi più ricorrenti sono la sicurezza e la pulizia, soprattutto delle periferie. "Tutti abbiamo presente che Milano è diventata un suq, gente che chiede elemosina, poca sicurezza, e lo dico da donna, per chi vuole uscire a una certa ora – ha detto Daniela Santanchè – Milano ha bisogno di rialzarsi, sta pagando un prezzo troppo alto".
Al di là dei programmi però c’è un altro punto da chiarire: l’alleanza con Ncd. "Noi attendiamo un segno di coerenza da Ncd, anche se il sì alle riforme dato in Parlamento pone delle difficoltà. Le nostre liste – ha ribadito la Gelmini – sono aperte ma ad ogni partito è imposto un percorso di coerenza".
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