L’ad di Ansaldo Energia, Luciano Zampini, in lizza con Giuseppe Orsi per il vertice di Finmeccanica, viene sentito come testimone dai pm di Busto Arsizio il 14 novembre scorso. E mette a verbale. ‘Mi e’ stato riferito da Guarguaglini e Borgogni (rispettivamente ex numero 1 ed ex capo delle relazioni istituzionali della holding – ndr) che all’incontro che aveva preceduto la nomina di Orsi avevano partecipato Maroni, Giorgetti, Calderoli e Letta. I leghisti avevano fatto prevalere…il nome di Orsi. Guarguaglini mi aveva detto che Letta e Berlusconi erano per la mia nomina, Tremonti non era in disaccordo, solo la Lega spingeva per Orsi’.
Sul perche’ il Carroccio spingesse per Orsi, Zampini cita delle ‘illazioni’ riferitegli da Guido Haschke, l’intermediario residente in Svizzera destinatario di una delle quattro misure cautelari di oggi. ‘Haschke mi parlo’ di una retrocessione nel senso che parte del compenso doveva essere ritornata ad Agusta. E fece anche un commento. Era particolarmente stupito, perche’ questa richiesta veniva, manco a farlo apposta, un paio di giorni dopo la nomina di Orsi quale amministratore delegato di Finmeccanica. Haschke fece in particolare un’illazione. Mi disse: ‘La retrocessione che mi e’ stata richiesta magari serviva a Orsi per ricompensare la Lega’. In altri termini, serviva ‘a ‘disobbligarsi’ – riassume il gip – con alcuni esponenti politici che avevano appoggiato la sua candidatura a presidente e Ad di Finmeccanica, politici appartenenti al partito della Lega’.
Il primo a parlare di questo aspetto era stato Borgogni con i pm di Napoli: a suo dire, dal contratto per gli elicotteri all’India sarebbe stata ricavata una tangente da 10 milioni che sarebbe stata girata alla Lega e a Comunione e Liberazione, ma soprattutto al Carroccio, proprio per favorire la nomina di Orsi ad amministratore delegato di Finmeccanica, come poi avvenuto.
Dichiarazioni seccamente smentite a suo tempo dalla Lega, che ha querelato Borgogni. ‘Insinuazioni’ che Maroni ha respinto anche oggi al mittente: ‘La lega non c’entra nulla’, ha detto, spiegando poi che il nome di Orsi al vertice di Finmeccanica ‘e’ stato indicato dal Consiglio dei ministri’ e non dal Carroccio. Anche Haschke ha detto ai pm di non aver riferito a Zampini le cose in quei termini, mentre l’avvocato Amodio, legale di Orsi, chiarisce che ‘e’ stata archiviata l’ipotesi di un cospicuo finanziamento alla Lega, per lungo tempo alimentata dalle calunniose dichiarazioni di un ex manager’.
Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip sottolinea anche come, negli ultimi tempi, e proprio in seguito all’inchiesta abbattutasi su Finmeccanica, vi fosse ‘un palese imbarazzo da parte dei piu’ importanti esponenti governativi per la condotta osservata da Orsi’. Il giudice cita in particolare un colloquio intercettato nella sala riunioni della Fata Spa, societa’ del gruppo Finmeccanica, tra l’ex ministro delle Finanze Domenico Siniscalco e Ignazio Moncada, presidente della Fata, il manager che in un’altra intercettazione viene definito ‘grandissimo burattinaio’ dall’ex presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. E’ il 4 gennaio scorso. Poco prima il presidente del consiglio Monti aveva fatto una missione di tre giorni nel Golfo, conclusasi il 20 novembre negli Emirati.
Moncada e Gotti Tedeschi, scrive il gip, ‘conversavano di piu’ argomenti, in particolar modo attinenti alla situazione politica italiana, poi il discorso cadeva sulla figura di Giuseppe Orsi’. Ad un certo punto, si legge nel rapporto di polizia giudiziaria citato nell’ordinanza, ‘…Ignazio parla di Monti e di Orsi e della questione legata ad Abu Dhabi, sembra che Ignazio riporti le parole di Monti in merito ‘perche’ io ho detto che vado ad Abu Dhabi, non gli stringo la mano, capira’ che si deve dimettere…poi non gli ho risposto alla lettera quindi ha capito che…’. Ignazio gli spiega che Orsi ha scritto una lettera a Monti…’.
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