Ha aperto il fuoco sulla folla, nella notte del fine settimana appena iniziato, nella zona dei bar e dei ristoranti nel centro di Hyvinkaa, citta’ del sud della Finlandia, a circa 50 km dalla capitale Helsinki. Una ragazza di 18 anni e’ morta e otto persone sono rimaste ferite, tra loro una giovane poliziotta che e’ in gravi condizioni. Si sospetta di un 18enne che e’ stato fermato dalla polizia nelle prime ore del mattino e che fonti locali danno praticamente per certo essere il ‘cecchino’ che ha sparato.
In tuta mimetica, e secondo alcune fonti con un giubbotto antiproiettile, il giovane non ha opposto resistenza all’arresto. Ma prima si era dato alla fuga, per cinque drammatiche ore dopo aver aperto il fuoco alle due del mattino ora locale (l’una in Italia): non si sa se per colpire nel mucchio o con un obiettivo ben preciso. Dalle prime ricostruzioni sembra pero’ che colpi ne abbia esplosi diversi, tanto che quando e’ giunta la polizia rispondendo ad un primo allarme, il cecchino imbracciava ancora il fucile -questa l’arma usata- e sparava ancora: cosi’ e’ stata colpita la poliziotta 23enne che lotta adesso per la vita in ospedale.
Le indagini sono ancora in corso, i dettagli che trapelano sono pochi, ma il paese nordico e le circostanze portano subito la mente a Anders Behering Breivik, 32 anni, che lo scorso 22 luglio sconvolse la Norvegia: uccise 77 persone, otto con un attentato dinamitardo nel centro di Oslo, 69 sparando all’impazzata nel campo estivo dei giovani laburisti a Utoya, un’isoletta a una trentina di chilometri a ovest della capitale.
Della Finlandia si sa che e’ uno dei paesi con il piu’ alto numero di armi detenute da privati e che ha avuto la sua ‘strage della follia’ nel 2008, quando un 22enne, ispirandosi al massacro di Columbine, apri’ il fuoco in una scuola uccidendo nove persone, un insegnante e otto ragazze.
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