"Con Renzi abbiamo parlato del tema delle sanzioni che non possono essere un ostacolo. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico": è il passaggio non banale del presidente russo Vladimir Putin, dopo il bilaterale con il presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della visita all’Expo di Milano. "A causa delle sanzioni – argomenta il numero uno del Cremlino – le imprese italiane non possono guadagnare 1 miliardo di euro da contratti già siglati".
Una richiesta, quella di Putin, che tuttavia va nel verso contrario alla linea emersa dall’ultimo G7 in Baviera, con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama che addirittura ha paventato nuove sanzioni. Il premier Renzi, dal canto suo, ha spiegato che quello avuto a Milano con il presidente russo è il quarto colloquio e che "c’è stato un aggiornamento su reciproci punti di vista sui vari temi internazionali. Abbiamo condiviso che l’accordo Minsk 2 è la stella polare e tutte le donne e uomini di buona volontà sono impegnati perché sia attuato e consenta di superare la crisi Ucraina". Putin ha sottolineato come "non ci sono altre soluzioni se non la pace", evidenziando che "l’accordo di Minsk deve essere applicato in tutti i suoi aspetti di natura politica, militare, umanitaria e sociale, ma non tutti sono stati attuati in pieno".
Inoltre, il presidente russo ha liquidato così i rapporti della Federazione russa con il G7: "Semplicemente non c’è nessuna relazione, quando ne facevamo parte partecipavamo, proponevamo un punto di vista alternativo, ma i nostri partner hanno deciso che non ne avevano bisogno". Aprendo le celebrazioni del National Day della Russia ad Expo, Putin spiega come "Russia e Italia sono legate da strettissimi rapporti che durano da oltre cinquecento anni. Il vostro Paese è un nostro importantissimo partner commerciale in Europa, un solido investitore".
Renzi invece ha ringraziato la Russia "per aver contribuito al successo della preparazione di Expo Milano 2015. Lo scambio culturale tra i nostri Paesi è una delle caratteristiche che ha reso grande il rapporto tra le nostre nazioni". E ancora: "Lavoreremo insieme per fare non solo dell’Esposizione Universale un grande momento di riflessione e approfondimento, ma anche per riuscire a ripartire dalla tradizionale amicizia fra Italia e Russia per cercare di affrontare le sfide, sia quelle che ci vedono oggi su posizioni divergenti sia quelle che ci vedono uniti".
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