Non sempre chi tardi arriva mal alloggia. Sono tanti gli italiani che quest’anno hanno preferito andare in vacanza subito dopo Capodanno per poter risparmiare un po’. Pur essendo ancora alta stagione in montagna, la settimana della Befana registra, infatti, una lieve riduzione dei canoni di affitto, e questo, in tempo di crisi, non e’ di poco conto.
A fotografare la tendenza e’ l’Osservatorio Casa.it secondo il quale si registra il 15% di aumento delle richieste di alloggio, soprattutto per alcune localita’ sciistiche (da Limone Piemonte a Corvara), a partire dal 2 gennaio. Una scelta fortunata anche sotto il profilo meteo visto che e’ attesa tanta neve, in particolare nel week end della Befana, sulle cime alpine.
La Valle d’Aosta, dopo un avvio incerto di stagione, ora finalmente innevata fa registrare in questi giorni, fino all’Epifania, il tutto esaurito: i principali comprensori, da Breuil-Cervinia a Courmayeur, da La Thuile a Pila e al Monte Rosa, sono aperti a pieno regime. A Cortina, popolata di vip, per la settimana che porta all’Epifania, dopo il pienone di Capodanno, c’‚ ancora disponibilità di qualche posto negli alberghi. Le condizioni meteo fanno ben sperare, e tra stasera e domani potrebbe finalmente arrivare la neve. Mentre c’e’ chi si appresta a mettere gli sci in spalla, altri pero’ stanno tornando al lavoro. Code da rientro sono state segnalate sull’autostrada A22 del Brennero e alla stazione ferroviaria di Trento sono dovute intervenire addirittura le forze dell’ordine, perch‚ ad attendere il treno regionale delle 13.00 per Bologna c’erano piú passeggeri dei posti disponibili.
Affollati anche gli aeroporti. Almeno trenta minuti in media, ma con punte parecchio superiori, per riuscire a varcare i controlli di sicurezza oggi alle partenze internazionali dell’aeroporto di Fiumicino, che ha fatto registrare un sovraffollamento di passeggeri rispetto ai giorni precedenti, soprattutto di stranieri che hanno trascorso le feste in Italia.
Complessivamente sono stimati in 14,3 milioni i connazionali che si sono concessi una vacanza a Natale e/o a Capodanno. Un dato che eguagliando il risultato del 2010 rappresenta, come ha spiegato Federalberghi, un segnale di stagnazione. Ben 46 milioni di italiani, secondo le stime della Federazione degli albergatori, infatti, non si sono spostati da casa durante le festivita’ e 24 milioni, rispetto ai 19 milioni del 2010, non lo hanno fatto per motivi economici (un primo consuntivo dovrebbe arrivare intorno al 10 gennaio).
La morsa della crisi, tuttavia, ha risparmiato alcune destinazioni tradizionalmente gettonatissime. Il Capodanno ha portato frotte di turisti in laguna a Venezia: la notte del 31 dicembre negli alberghi aderenti all’Ava (Associazione veneziana albergatori) è stato raggiunto un tasso di occupazione delle stanze del 95%.
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