Oltre mille cittadini romeni all’estero non sono riusciti a votare e hanno protestato dopo la chiusura delle urne di fronte alle ambasciate di Londra e Parigi. Lo riferisce l’agenzia d’informazione romena "Mediafax’. Il voto all’estero e’ stato difficile in quanto i seggi elettorali sono stati pochi e la procedura di votazione che comprendeva la compilazione di una dichiarazione ha rallentato l’intero processo. Dopo la chiusura delle urne, alle ore 21.00 (le 20 in Italia), oltre mille persone dopo ore di coda non hanno potuto esprimere la propria preferenza e hanno protestato davanti alle sedi diplomatiche dei due paesi. Anche in Romania, di fronte alla sede del ministero degli Esteri, si e’ radunata una folla di manifestanti che ha espresso il malcontento per quanto avvenuto.
Il ministro degli Esteri romeno, Tutus Corlatean, ha dichiarato che "la decisione del numero dei seggi all’estero e’ stata presa dall’Ufficio elettorale centrale e dall’Autorita’ elettorale permanente e il ministero da lui guidato ha organizzato soltanto la parte logistica. Diverse ambasciate hanno chiesto l’estensione dell’orario di voto all’Ufficio elettorale centrale che pero’ ha rifiutato". Secondo l’Ufficio elettorale centrale 161.054 persone hanno votato all’estero e hanno avuto a disposizione 294 seggi elettorali.
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