Se per caso non si fosse capito, io voto Berlusconi. Lo voto perché Bersani e Vendola, Napoletano e D’Alema sono eredi dell’ideologia più inumana della storia del mondo e –insieme allo zombie di Prodi – portatori della politica più fallimentare della storia italiana: un’esperienza provata e riprovata che ci ha consegnato –per alimentare un sistema di potere invasivo, inetto e corrotto – prima il terzo debito pubblico del mondo, e poi alle angherie del rinascente Reich con una resa a discrezione al momento della nascita dell’euro. Ed oggi non sanno proporre altro che la riproposizione dei loro misfatti, a botta di tasse e di burocrazia.
Lo voto perché Monti è il maggiordomo della Merkel, di cui esegue gli ordini sulla nostra pelle coadiuvato dai suoi “bravi”, tali Casini e Fini.
Lo voto perché i grillini sono una fuga nel buio, riesumano un devastante sessantottismo, sanno dire solo no ma intanto sono già in trattative – detta “scouting” – con Bersani e Prodi.
Lo voto perché dietro la barba di Ingroia c’è il fondamentalismo oscurantista degli ajatollah, che lo esorcizza come il demonio di fatto riconoscendolo come il baluardo della libertà.
Lo voto perché il livore nei suoi confronti era l’unica cosa sincera di Oscar Giannino.
Ma lo voto soprattutto perché non si è arreso all’aggressione ossessiva di cui è fatto oggetto, non smettendo di rappresentare l’idea di libertà che ha offerto agli Italiani anche quando sembrava più impossibile la sua realizzazione. Perché la strada che ci propone è la sola che può far rialzare e ripartire la mia Patria. Perché sogno che questa volta gliela lascino, ce la lascino percorrere, senza sbarrargli ogni giorno la strada con una nuova aggressione, senza comprare nuovi traditori, senza vanificare il nostro libero voto. E poi gli piacciono le donne e mi regala il Milan.
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