In Egitto si cerca, non senza fatica, di guardare al futuro. Mentre continuano gli scontri tra i militari e i Fratelli musulmani, il presidente egiziano ad interim, Adly Mansour, prova a mettere ordine e così affida l’incarico di formare il nuovo governo a Hazem Beblawi. Ad occuparsi degli Affari esteri sarà invece l’ex numero uno dell’Aiea, Mohamed El Baradei, sarà invece vicepresidente con delega agli Affari esteri.
Intanto nel Paese si moltiplicano le proteste contro la destituzione di Mohamed Morsi. Ma Mansour vuole, deve andare avanti: bisogna arrivare all’insediamento del Parlamento e poi pensare alle elezioni presidenziali. Non è facile, ma le pressioni internazionali si fanno sentire e bisogna continuare gli sforzi.
La transazione non sarà comunque semplice. Mansour trova già ostacoli sul proprio cammino. I Fratelli Musulmani hanno infatti bocciato il percorso da lui delineato. Il consigliere legale del partito islamista, Ahmad Abu-Barakah, ha parlato di documento “privo di efficacia e illegittimo”.
Mentre in Egitto si cerca di trovare una via d’uscita all’emergenza, l’Onu ha chiesto di fare chiarezza sugli scontri che lunedì mattina hanno portato all’uccisione di 51 sostenitori di Morsi.
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