Come rilanciare il settore dell’edilizia e il comparto immobiliare? Secondo Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, con una formula a base di meno tasse, semplificazioni e incentivi, come quello già attivato per i mobili.
Intervistato dal Messaggero Lupi sostiene che "la leva fiscale ha dimostrato di funzionare bene", "la strategia che abbiamo adottato non deve fermarsi". Il ministro pensa a "forti agevolazioni fiscali per le case invendute. E incentivi per il mercato delle permute. Due azioni in grado di rivitalizzare le compravendite. Per sbloccare il mercato immobiliare serve una scossa e un quadro complessivo di certezze. Sui due fronti abbiamo dato risposte concrete. Ma è necessario aumentare anche l’indice di fiducia che, come noto, concorre a riattivare investimenti e acquisti. Il segnale che viene dal fronte dei mutui in ripresa è positivo. Servono poi le semplificazioni per agevolare chi costruisce".
Lupi annuncia che ci sarà un terzo decreto dopo quello varato sulla casa: "Ci sarà un decreto del Fare 2 che completerà il quadro", e sottolinea che ieri "è stata affrontata in maniera innovativa l’emergenza abitativa che crea tante tensioni sociali" e che "per la prima volta non sono stati prorogati gli sfratti, ma è partito un pacchetto di misure che dà sostegno agli affittuari (il Fondo per la morosità incolpevole) e a chi è in difficoltà. Stanzia 568 milioni per l’edilizia popolare e favorisce chi vuole riscattare un alloggio lacp. Ci sono quindi 100 milioni per l’housing sociale. A favore dei proprietari, per incentivarli a mettere sul mercato gli alloggi sfitti, ci sarà poi la cedolare secca che scende dal 15 al 10% per i contratti a canone concordato. Uno sconto fiscale che avrà grande successo".
In conclusione il ministro assicura che sulla Tasi "vigileremo con molta attenzione perché gli aumenti delle aliquote siano effettivamente funzionali alle detrazioni per le famiglie con figli a carico. Aggiungo che l’Imu sulle seconde case che vengono date in affitto a canone concordato deve essere del 4 per mille. E’ una proposta che porterò avanti con l’Economia e all’interno del governo".
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