Di solito quando si parla di ‘Little Italy’ si guarda alle città più grandi degli Stati Uniti, da New York ovviamente fino a Chicago, ma anche a San Diego. Una ‘Little Italy’ grande o piccola si può incontrare in quasi tutte le città degli Stati Uniti. Ma per trovare la più piccola delle ‘piccole Italia’ d’America si deve andare in California. Ma non nella grandi metropoli e nemmeno nelle cittadine, ma si deve prendere la macchina e inoltrarsi un paio di ore a nord di San Francisco in una delle zone più spettacolari della California. Lì, nella contea di ‘Lake County’ c’è un paesino, a 860 metri sul livello del mare, davvero di minuscole proporzioni, appena 420 abitanti, una stazione turistica in mezzo alla natura: si chiama Loch Lomond, ma ormai da anni, forse anche da sempre, è stato conosciuto come ‘Little Italy’.
C’è un grande albero quasi all’ingresso della piccola stazione montana sopra al quale ci sono placche di metallo, quelle più nuove, ma anche di legno, le più vecchie, con sopra scritti o incisi nomi che vanno da De Mattei a Mezzina, Bertolino e Musante. Sono i nomi dei proprietari di alcuni di cottages, le ‘cabins’, quelle case di legno di montagna tipiche delle zone rurali americane. Poi ci si addentra e tutto o quasi a Loch Lomond è Tricolore. C’è una fontana in mezzo agli alberi, e il pavimento circostante è bianco, rosso e verde. Ci sono degli gnomi ad adornare la fontana, tra una panchina di legno e un’altra, e si possono vedere da lontano con i loro cappucci rosso vivo. Una specie di piccolo paradiso nascosto all’interno di un bosco, di un parco, che parla completamente italiano.
C’è il bar e il negozio di alimentari, come se ci si trovasse in qualche paesino della collina italiana. Invece è la California, ma non ha nulla a che vedere con Los Angeles. Qui il tempo si è fermato e, ormai da sempre, questo è ‘Little Italy’, forse la più piccola, ma anche la più caratteristica che si possa trovare negli Stati Uniti. A Loch Lomond, ormai da decenni, ‘Little Italy’ è anche una occasione, per gli italo-americani della zona, di ritrovarsi. Ma più che una occasione, ormai la si può chiamare tradizione. Ogni anno, per Ferragosto, ricorrenza che negli Stati Uniti non esiste, qui il 15 di agosto è un giorno come un altro, a Loch Lomond gli italo-americani si moltiplicano e sono sempre oltre un migliaio a ricordare quel giorno che in Italia è sacro, non tanto perchè si tratta di una festa religiosa, ma perché segna l’apice del periodo estivo, il simbolo della vacanza lontano dalla città. E se in Italia il Ferragosto si celebra in tanti modi, una volta c’era soprattutto la gita fuori porta che però non è scomparsa del tutto, ecco che Loch Lomond, da quasi un secolo è stata trasformata dagli immigrati italiani prima e dai loro discendenti poi, nella classica scampagnata, nel giorno che si passa a cucinare all’aperto, a mangiare, così se si arriva da quelle parti senza sapere cosa sta succedendo un indizio molto chiaro lo si può avere dagli aromi che avvolgono Loch Lomond.
Se Loch Lomond ha appena 420 abitanti, nella contea di Lake County, che di residenti ne ha circa 65.000, beh di questi 4.681 hanno origini italiane. A Loch Lomond si può alloggiare in piccoli hotel familiari, oppure affittare i cottages. Il più famoso si chiama ‘Biggi’s Resort’ composto da 18 unità, e fu realizzato da Giuliano Biggi: cominciò a lavorarci nel 1950, lo completò dieci anni dopo. Si conoscono, quasi tutti gli italo-americani che arrivano a Loch Lomond. "Vengo qui da quando avevo 16 anni" ha raccontato Rose Bisbiglia che di anni ora ne ha 69. "Il miglior posto dove si possa andare, c’è solo da divertirsi" ha aggiunto Frank, marito di Rose. Joseph Brignole, 78 anni, ci viene invece da quando di anni ne aveva 7 o 8: "Gli italo-americani della ‘Little Italy di Oakland – ha raccontato – hanno cominciato a venire qui almeno dal 1912. Dicevano che Lake County aveva l’aria più pura di tutta la California e gli italiani adorano il buon clima, l’acqua di sorgente, le terme e i funghi. E in cerca di funghi ci vanno anche adesso. Qui venivano circa un migliaio di immigranti italiani, originari della Sicilia, del Piemonte, di Genova e Lucca: nuotavano, andavano a cavallo e facevano escursioni". Ecco che da ormai un secolo Loch Lomond si è trasformata nella località delle vacanze per gli italo-americani, e nel Villaggio Italiano, così si chiama, c’è anche il campo per le bocce ovviamente, poteva forse mancare?
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