Si e’ accasciata per terra mentre la musica continuava ad andare, assordante, e le luci colorate seguivano il ritmo: cosi’ e’ morta una ragazza, Rosa Diciolla, di Noicattaro (Bari), mentre ballava in discoteca, insieme con il suo fidanzato ed alcuni amici. Avrebbe compiuto 22 anni il prossimo 6 ottobre. E’ morta mentre era in pista, nella discoteca Autodromo Club, a Monopoli, sulla litoranea a sud di Bari. Un locale molto conosciuto nella zona e in quel momento affollato di ragazzi che trascorrevano la serata del sabato. E’ accaduto stamani, alle cinque del mattino.
Rosa stava ballando, con gli amici, quando si e’ accasciata sul pavimento, senza dare segnali di malore. I ragazzi hanno fatto spazio, cercando di farle arrivare aria, mentre gli altri continuavano a ballare. Hanno tentato di farla riprendere: ‘si e’ sentita male, – dicevano – prendete un po’ d’acqua, un po’ di ghiaccio’. Invece Rosa non si e’ ripresa: sono stati chiamati i soccorsi e gli operatori sanitari hanno tentato per piu’ di un’ora di rianimarla ma non e’ servito a nulla.
Il corpo della ragazza e’ stato trasportato nell’ospedale di Monopoli (Bari) e poi e’ stato disposto il trasferimento nel nosocomio di Bari. Il corpo della ventiduenne è stato sottoposto ad una prima ispezione da parte del dottor Pietro Capitaneo e gli accertamenti non hanno evidenziato nessun tipo di lesione o segni di violenza. Non è escluso che la ventiduenne possa essere morta per un malore. Indagini, coordinate dal pm Carmelo Rizzo della Procura di Bari, sono in corso da parte dei carabinieri.
Sul posto, increduli e disperati, sono accorsi padre, madre e fratello della ragazza. Nessuno sa ancora spiegarsi cosa possa essere accaduto: in passato Rosa non aveva mai avuto problemi di salute e anche nel locale tutto era normale sino a quando non si e’ accasciata. Poco prima, insieme con gli amici, aveva bevuto alcuni cocktail, ma nulla – raccontano i ragazzi – di particolarmente alcolico. Lunedì il pm potrebbe disporre l’autopsia. Sulla vicenda e’ intervenuto il Dj Aniceto, da tempo impegnato nel sociale e membro della Consula nazionale antidroga il quale si dice ‘attonito e dispiaciuto davanti alla morte’ della ragazza e sottolinea la necessita’ di sconfiggere ‘la lacerante cultura del terzo millennio del ‘posso fare quello che voglio”, poiche’ ‘se non si sballano i giovani non si sentono ‘giovani’ ed e’ questo – avverte – il nuovo trend dei giovanissimi’.
ALCOL SPESSO E’ COMPLICE Secondo dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale Alcol Cnesps dell’Istituto superiore di sanita’, tra gli 11 e i 25 anni, ci sono oltre 1,3 milioni di ragazzi e ragazze che bevono in modo occasionale, ma a rischio per la salute. Gli studi hanno mostrato che la probabilita’ di bere alcol in modo rischioso, tra gli 11 e i 25 anni, aumenta andando ai concerti o in discoteca dove luci stroboscopiche e caldo diventano alleati dello ‘sballo’ . A influire sul consumo alcolico ci sono anche vari fattori comportamentali e sociali, come, ad esempio, il fumo. La frequenza dei fumatori tra i giovani di 11-25 anni e’ massima nei consumatori a rischio, confermando che la relazione tra alcol e fumo si configura come una co-dipendenza molto forte. Sono circa 20mila i morti provocati ogni anno in Italia dall’alcol, cui vanno aggiunte le morti dei minori di 20 anni, che condurrebbero a una stima di almeno 30mila decessi. Un numero di morti superiore a quello causato della droga (quasi mille), e dagli incidenti stradali (5mila).
Il fenomeno non va sottovalutato. Lo stesso ministro della Sanita’, Renato Balduzzi ha sottolineato negli ultimi giorni come sul divieto di vendita di alcol ai minori ci sia un ‘vuoto’ nella legislazione italiana ricordando che Nell’ultima relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in attuazione della legge-quadro in materia di alcol e problemi correlati e’ stato messo in evidenza come ci sia un aggravamento dei dati sul consumo di alcol fuori dai pasti: la percentuale dei ragazzi tra 14 e 17 anni e’ passata nell’ultimo decennio dal 14,5 al 16,9%, e tra le ragazze, in 15 anni, e’ addirittura piu’ che raddoppiata, dal 6% del 1995 al 14,6% del 2010. Ed e’ in aumento, anche tra i minori, il fenomeno del binge drinking, cioe’ la pratica di consumare diverse bevande alcoliche in quantita’ in un breve arco di tempo.
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