Mi ritrovo al 100% nelle parole pronunciate da Silvio Berlusconi durante il suo ultimo video messaggio. Lunedì sono stato ad un convegno organizzato presso il Parco del Mincio di Mantova (in località Cittadella) dal gruppo dei Cattolici Moderati, il gruppo del Popolo della Libertà che fa capo a Gilberto Sogliani e che a sua volta fa riferimento all’onorevole Maurizio Lupi, oggi Ministro delle Infrastrutture. Sono intervenuto anch’io, dicendo due parole sulla magistratura. Oggi, noi ci troviamo di fronte ad un apparato dello Stato, la magistratura, che, influenzato da un’associazione, Magistratura Democratica, è diventato un vero e proprio potere autoreferenziale che si contrappone ad organi democraticamente eletti, come il Parlamento. Questo potere, per esempio, ha il potere di fare chiudere aziende. Il caso della famiglia Riva e dell’ILVA è un paradigma. A seguito dei gravi fatti accaduti a Taranto, il governo ed il Parlamento hanno autorizzato la famiglia Riva a mantenere aperto lo stabilimento siderurgico, tenendo chiusi solo i settori che hanno causato i problemi. La magistratura ha bloccato tutto.
Anche riguardo al caso Berlusconi, al di là delle conseguenze politiche, che sono gravissime, l’attacco continuo della magistratura sta avendo ripercussioni su un’azienda (Mediaset) che dà lavoro e da mangiare a 150.000 persone e che ha versato allo Stato quasi 10.000.000.000 di Euro di tasse. Da disoccupato, trovo che questa situazione sia preoccupante.
Riguardo all’aspetto politico, sono d’accordo sul fatto che oggi noi ci troviamo di fronte ad una sinistra massimalista e predicatrice di odio. Anche il "nuovo" Matteo Renzi ne è diventato un esempio. Prima diceva che Berlusconi doveva essere battuto politicamente. Oggi, dice le stesse cose che dicono Pier Luigi Bersani e soci, ossia che, in pratica, Berlusconi deve lasciare la politica, la solita tiritera che recita: "Le sentenze si rispettano". Del resto, questa sinistra ha incattivito il Paese ed io posso confermarlo. Per esempio, sono stato costretto a chiudere il mio blog "Italia e Mondo" e a rifarne uno nuovo, "The Candelabra of Italy". Ho subìto pesanti attacchi informatici da parte di trolls che scrivevano commenti pieni di insulti e quant’altro. Inoltre, certi giornali (ovviamente, non mi riferisco a questo, "Italia chiama Italia") scrivono ogni giorno articoli intrisi di odio. Il linguaggio è scaduto. Certa politica ha grosse responsabilità.
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