Sempre più in basso. Il Popolo della Libertà continua a perdere consensi, almeno stando agli ultimi sondaggi. Quello Emg, per La7, evidenzia il crollo del partito fondato da Silvio Berlusconi: solo un 16,8% per il PdL, mentre il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo avanza e diventa così il secondo partito italiano, con il 17,7% delle preferenze. Vola il Pd, ad un 28,1%. Perdite nel centrodestra ci sono anche per la Lega che cala di 0,2 punti percentuali attestandosi sul 6,2%. Nel centro un
Udc che ottiene il 5,9% di preferenze e Fli e Mpa che rimangono stazionarie rispettivamente a 2,9% e 0,8%.
Intanto aumenta il popolo dell’astensione: ad oggi un italiano su tre non andrebbe a votare (33%), uno su cinque sarebbe indeciso su chi votare (20,2%). Mentre il 3,5% lascerebbe la scheda in bianco.
A sinistra perdono punti sia Sel di Nichi Vendola (5,2%), sia l’Idv di Antonio Di Pietro (4,1%). Guadagnano invece la Federazione della Sinistra (2,3%), Psi e la lista Bonino Pannella.
Cala la fiducia in Mario Monti che crolla addirittura di 4 punti percentuali scendendo al 49%.
Insomma, il dato più eclatante è quello che parla di un PdL in caduta libera. Osvaldo Napoli, pidiellino di punta, commenta: “Il partito, non certo per volontà del segretario Alfano, è imbalsamato e si ritrova, come il vascello fantasma di Calvino, prigioniero di una grande bonaccia. Alfano lavora, elabora strategie per dare corpo e sostanza al progetto di riunificazione dei moderati nel segno del Ppe. Eppure c’è come un brusio di fondo, un tramestio di voci e di spifferi su intenzioni palesi o recondite che costituisce una minaccia seria per il partito perché trasmette all’esterno l’immagine di un partito paralizzato nelle sue sedi decisionali. Sappiamo tutti che così non è. E sappiamo tutti che sarebbe un grave errore attendere un gesto o un atto salvifico da parte di Berlusconi o di altri".
E visto che il PdL non cresce, c’è chi è pronto a puntare ancora una volta sul Cavaliere: “Se non riesce a mettere insieme questa coalizione dei moderati, per la quale Berlusconi ha detto con forza di essere disposto a fare un passo indietro, io sarei felicissimo che Berlusconi si ricandidasse". Lo ha detto il senatore del Pdl Altero Matteoli. E’ ancora l’uomo di Arcore l’unica speranza del centrodestra?
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