La Fed lancia un nuovo round, il terzo, di acquisti di bond: 40 miliardi di dollari al mese di mortgage-backed security, i titoli legati ai mutui ipotecari. E si spinge oltre, assicurando che i tassi rimarranno ‘eccezionalmente bassi’ fino almeno alla meta’ del 2015, ben al di la’ quindi della scadenza del mandato di Ben Bernanke (gennaio 2014). Andra’ avanti, poi, fino alle fine dell’anno anche l’operazione Twist, con la quale si allunga la scadenza dei titoli in portafoglio.
L’obiettivo degli aiuti e’ sostenere la crescita e soprattutto l’occupazione, che resta una preoccupazione – afferma il presidente della Fed – con l’inadeguata ripresa che non riesce a ridurla. Gli acquisti, infatti, andranno avanti anche quando ci sara’ una ripresa piu’ forte e fino a quando il mercato del lavoro non migliorera’ in modo sostanziale. I nuovi stimoli innescano il rally di Wall Street, con gli indici che chiudono ai massimi dal dicembre 2007. Il Dow Jones sale dell’1,55% a 13.539,78 punti, il Nasdaq avanza dell’1,33% a 3.155,83 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,63% a 1.459,99 punti. L’Europa invece chiude in rosso in attesa delle comunicazioni della banca centrale americana, con Milano la peggiore, in calo dell’1,07%. E accendono anche le polemiche: i repubblicani attaccano una decisione che definiscono ‘radicale’, ‘senza precedenti’ e la cui efficacia e’ dubbia.
A destare perplessita’ sono le nuove stime della Fed, che rivede al ribasso il pil 2012 all’1,7-2,0% ma migliora quelle per il prossimo anno e per il 2014. Molti analisti ritengono che la Fed si sia spinta al di la’ delle previsioni, con aiuti maggiori delle attese, e alcuni mettono in evidenza come Bernanke sia – al momento – l’unico a Washington a fare qualcosa per l’economia, anche se le sue ricette possono essere discutibili. Il nuovo piano annunciato rappresenta – secondo gli osservatori – l’iniziativa piu’ aggressiva lanciata dalla Fed dalla crisi del 2008-2009. La Fed, cosi’ come al Bce, sono state ‘vitali’ per la ripresa, mette in evidenza il Fmi ‘La politica monetaria non e’ una panacea, non puo’ risolvere tutti i problemi’ afferma Bernanke, mettendo in guardia la politica americana: il ‘fiscal cliff’, l’aumento delle tasse e la stretta alla spesa che scatteranno fra la fine del 2012 e l’inizio del prossimo anno, va risolto. La ‘Fed non ha strumenti abbastanza forti contro uno nuovo shock fiscale’ aggiunge Bernanke, mettendo in evidenza come sull’economia americana spirano anche i ‘venti contrari dell’Europa’.
La Fed decide di rendere piu’ accomodante, a livelli ‘senza precedenti’, la propria politica monetaria: gli acquisti e l’operazione Twist si tradurranno in un aumento di 85 miliardi di dollari al mese di titoli di lungo termine in portafoglio fino alla fine dell’anno.
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