"Pier Luigi Bersani non sa fare altro che chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Lo stesso fanno gli altri leader d’opposizione, Casini, Vendola, Di Pietro, Fini. Possibile che davvero credano che se Berlusconi lasciasse Palazzo Chigi in Italia di colpo tornerebbe il sereno? Oppure la loro è una battaglia politica, un modo per approfittare dell’ennesimo tsunami di intercettazioni per togliersi dai piedi uno come il Cavaliere, che nonostante cio’ che si legge sui giornali o in qualche sondaggio, ha ancora dalla sua parte la maggioranza del Parlamento e degli italiani?". Se lo chiede in maniera un po’ retorica Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà.
"Dopo il declassamento del rating italiano – prosegue l’esponente del PdL -, certo la situazione e’ più difficile. Ma anche questa puo’ essere valutata come una mossa politica, dettata da considerazioni condizionate dai media e distanti dalla realtà. Certo, non siamo ciechi, l’Italia e’ sotto attacco da mesi e bisogna muoversi velocemente per uscirne, anche se già a nostro parere molto è stato fatto. Ed insistere col chiedere a Berlusconi di andarsene, senza nemmeno sapere cosa succedera’ dopo, senza avere valide alternative sul tavolo, non solo è un rischio ancora più grande di caos sui mercati ma non fa onore all’opposizione, non fa onore neppure a certi parlamentari eletti all’estero che con le loro critiche ripetitive e irrazionali contribuiscono al deterioramento d’immagine – che purtroppo pesa sul giudizio delle agenzie di rating – e danneggiano il Paese".
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