Alla luce dei risultati del referendum sulla Brexit, nel Regno Unito, il premier d’oltre Manica David Cameron ha annunciato le sue dimissioni. Tensione alta anche in Europa in attesa del vertice di emergenza tra il presidente Renzi e i leader d’oltralpe Hollande e Merkel in programma per la prossima settimana.
In attesa di nuove direttive dall’Eurozone, nel Bel Paese intanto continuano i dibattiti in merito all’insediamento dei nuovi sindaci eletti. Proprio ieri, dal balconcino “vista Fori” del Campidoglio, una Virginia Raggi commossa ha salutato i suoi concittadini ribadendo loro di voler dare presto un seguito alle promesse fatte in campagna elettorale.
Mentre il M5S si dichiara pronto a ben governare su Roma e Torino, in attesa del referendum costituzionale previsto per il prossimo autunno, in Parlamento, maggioranza ed opposizione riflettono sul futuro del Governo.
Laura Garavini, deputata del Pd eletta nella ripartizione estera Europa, con ItaliaChiamaItalia ha ricordato la necessità di spogliare le amministrative di una valenza nazionale: “Di questo risultato non si può fare un bilancio della politica nazionale”, ha detto l’onorevole, per poi continuare: "Sicuramente l’affermazione del M5S è quantitativamente rilevante, ma ci sono realtà che dai pentastellati non sono state toccate”. Insomma, “ogni realtà ha una propria storia”.
La deputata dem eletta oltre confine, ricordando l’impegno e lo spessore morale e politico dei due candidati Giachetti e Fassino, ha poi augurato il meglio alle due giovani elette.
Le amministrative di domenica scorsa hanno sottratto alla Lega la città di Varese, storica roccaforte del Carroccio, rivelandosi un parziale insuccesso anche per il centrodestra. La poltrona conquistata dai pentastellati in molti Comuni italiani pertanto non dovrebbe incidere pesantemente sull’operato del Presidente del Consiglio, attualmente impegnato in Europa nella ridefinizione dei rapporti con gli altri Stati Membri alla luce del risultato di stamane che vede il Regno Unito allontanarsi in maniera irreversibile dal Vecchio Continente, in accordo a quanto previsto dall’articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Simile la visione di Guglielmo Picchi, deputato della Lega, eletto all’estero nella ripartizione Europa e segretario della III Commissione (Affari Esteri e comunitari). “Vincere a Roma e Torino è sicuramente un risultato mediaticamente importante per i 5 Stelle – spiega Picchi ha Italiachiamaitalia.it -, ma poi guardando le singole realtà il successo dei pentastellati non è così netto. In riferimento alla mia Toscana posso dire che di 4 ballattaggi ne abbiamo vinti 3 e perso uno. Quando il centrodestra si presenta unito che sia a fazione più leghista o a fazione più moderata può vincere”.
Picchi continua: “A Bologna, pur essendo una città rossa, abbiamo ottenuto ottimi risultati. Se invece si va sparpagliati e divisi come è successo con i cinque candidati a Torino e i due a Roma si perde. Giorgia Meloni con l’appoggio di FI sarebbe arrivata ai ballottaggi”, commenta l’onorevole.
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