Silvio Berlusconi sta già lavorando a un programma di centrodestra in vista delle prossime elezioni, calibrato, spiega lui stesso, su "un’indagine accurata sulle esigenze di coloro che hanno deciso di non andare a votare" e che "sono stimati in 26 milioni di italiani". Nel suo intervento, in collegamento telefonico, alla giornata conclusiva del campus politico di Forza Italia ‘Everest 2015′ a Giovinazzo, l’ex premier spiega che in materia fiscale il programma prevede: un 20 per cento al di sopra dei tremila euro per ogni componente di famiglia; via le tasse sulla casa; via le imposte sulla successione; via l’Irap alle imprese; niente piu’ autorizzazioni preventive per fare qualcosa; la chiusura di Equitalia; la revisione del limite al contante; pensione minima di mille euro; una pensione per le casalinghe, ossia – sottolinea Berlusconi – "per le nostre mamme che hanno lavorato una vita per i loro figli e che non hanno una sicurezza per il futuro".
CENTRODESTRA Silvio Berlusconi e Matteo Salvini riaprono la partita della leadership del centrodestra ma sempre da punti di vista molto distanti: il primo puntando sul ruolo dei moderati e liberali che devono "mirare all’estensione", a riprendere 26 milioni di persone che non votano". E guardando al progetto mirato di un nuovo partito, che non prevede le primarie; il secondo, riaffermando la centralita’ della Lega e puntando deciso ad un verdetto popolare su chi debba guidare nei prossimi anni la nuova area alternativa alla sinistra.
Il Cavaliere sostiene di aver lavorato molto ad un progetto, che presentera’ a breve. "E’ un progetto a cui credo e che dovra’ garantire a queste persone, che non hanno piu’ fiducia, la possibilita’, votando, di avere una classe politica che realizzi un programma come quello di cui loro sentono il bisogno". "Il nostro – ha aggiunto l’ex premier – e’ un programma liberale e aggiornato alle esigenze che sono emerse in questo quadro. E’ un programma che contiene due meno e tre piu’: meno tasse, meno stato, piu’ aiuto a chi ha bisogno, piu’ sicurezza per tutti e piu’ garanzie per ciascuno con la riforma.
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, conferma invece la volonta’ di scegliere il prossimo leader del centrodestra a livello nazionale con le primarie. "Se scelgono gli italiani e’ un bene", ha detto parlando al Forum di Cernobbio. Chiarendo che l’alleanza con Forza Italia e’ ancora da definire: "Se vengono sulle nostre posizioni bene, senno’ non ce l’ha ordinato il medico". Il Cavaliere rilancia chiamando prima di tutto ad un atto di fede: dobbiamo credere nella nostra possibilita’ di far qualcosa – ha spiegato – sicuri della nostra capacita’ di convincere i tanti italiani che si sono rassegnati e pensano di non andare a votare perche’ tutto il futuro comincia da li’: il potere di riuscire a vincere le prossime elezioni, di tornare al governo con una maggioranza che faccia a meno dei piccoli partiti e che consenta di fare tutte quelle riforme indispensabili per modernizzare nostro paese e portarlo ad una crescita economica".
In questo quadro, il fermento dei piccoli partiti di destra: con l’impegno della fondazione di An, e un appello a Fratelli d’Italia, per un progetto di riaggregazione, cosi’ come indicato dal documento dei "quarantenni" approvato oggi a Roma dal movimento "Prima l’Italia" di Gianni Alemanno.
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