"Sono favorevole alla possibilità di liberalizzazione della cannabis per uso medico o personale". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, intervenuto oggi all’Eighth Annual Conference of the International Society for the Study of Drug Policy al Cnr.
Le parole del primo cittadino di Roma hanno scatenato un vespaio di polemiche, in particolare dall’area politica di destra. "Marino, la tua gestione e’ gia’ ‘stupefacente’. Non servono le canne, servono le tue dimissioni", uno dei primi commenti contro le frasi di Marino arriva dal capogruppo di Forza Italia della regione Lazio, Luca Gramazio.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Onorato: "Neanche gli effetti della cannabis potrebbero distogliere i cittadini romani dai disastri che subiscono per colpa di Marino e della sua giunta", spiega il capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio.
"Marino stordito dalle canne, noi tra rifiuti e degrado. Tutto fumo e niente arrosto", rincara l’esponente di Forza Italia, Luciano Ciocchetti.
"Quelle di Marino sono dichiarazioni allucinanti, dovrebbe pensare a salvare una citta’ che sta affondando tra buche e rifiuti: questioni lasciate irrisolte dall’amministrazione di centrosinistra piu’ inefficiente della storia recente", e’ il pensiero del consigliere regionale di Forza Italia, Adriano Palozzi.
Arriva anche il commento di Maurizio Gasparri: "Con la sua battaglia antiproibizionista Marino conferma ancora una volta la sua totale inadeguatezza. La Capitale d’Italia non puo’ avere un sindaco che ha tra le sue priorita’ la liberalizzazione della cannabis. Mentre Roma negli ultimi mesi e’ caduta in una miseria e in un degrado indicibile, Marino pensa a depenalizzare la marijuana", spiega il senatore di Forza Italia.
VERONESI, “LIBERALIZZIAMO CANNABIS” Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale, intervistato da una agenzie nazionale sull’argomento, ha detto “sì alla liberalizzazione della cannabis". Veronesi tiene a ricordare di avere "firmato anni fa il primo appello in Italia per la liberalizzazione delle droghe leggere". Una distinzione, quella fra ‘pesanti’ e ‘leggere’, tornata in vigore con la legge sulle droghe e i farmaci off-label pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale.
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