Due fumate nere al Senato e tre alla Camera nel primo giorno di votazioni. Nel mezzo i contatti continui tra i partiti e sabato mattina, prima delle votazioni decisive, nuove riunioni di Pd e Scelta civica. Sotto traccia, pero’, c’e’ un accordo che sta prendendo forma. Secondo lo schema che trova conferme da piu’ fonti, Anna Finocchiaro e’ in pole position per la presidenza del Senato e Lorenzo Dellai, neoeletto di Scelta civica, per la Camera.
Restano le resistenze di Mario Monti, che in giornata – per bocca di Andrea Olivero – aveva palesato le sue aspettative per la presidenza di palazzo Madama e quella di una parte del Pd che puntava alla successione di Gianfranco Fini.
A palazzo Madama il Pd ha incassato oggi un sostanziale via libera della Lega nord sul nome di Anna Finocchiaro, una figura che troverebbe gradimenti anche nel Pdl e in una pattuglia di montiani. Che, secondo questo schema, avrebbero la presidenza della Camera per loro. Ma non si tratterebbe del ministro Renato Balduzzi, bensi’ dell’ex presidente della Provincia di Trento Dellai.
In un Senato semideserto dopo l’ultima votazione, un esponente di spicco del Pd – che chiede l’anonimato – ragiona apertamente: "E’ logico che quando Bersani dira’ che alla Camera c’e’ un accordo su Dellai, qualcuno nel partito si arrabbierà parecchio".
SABATO DALLE 11 QUARTA VOTAZIONE PER PRESIDENTE Avra’ luogo domani, a partire dalle 11, nell’Aula di Montecitorio la quarta votazione per l’elezione del presidente della Camera. Dopo le tre fumate nere di ieri in altrettante votazioni, domani il quorum si abbassa: per essere eletti sara’ sufficiente la maggioranza assoluta dei voti (316), computando anche le schede bianche. Una maggioranza di cui il centrosinistra dispone abbondantemente.
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