C’e’ il derby dell’Adige, Verona si ferma. Dopo 11 anni Verona ritrova il suo derby e lo ritrova in serie A, con una squadra, il Verona di Andrea Mandorlini, vera sorpresa di questo inizio di stagione e con l’altra, il Chievo, ultima in classifica e con un nuovo allenatore, Eugenio Corini. Il Verona cerca il record di sette vittorie casalinghe consecutive. Il Chievo ha un imperativo: muovere una classifica difficile. I motivi di interesse ci sono tutti per non perdersi il derby di Verona. Una sfida che non si gioca da undici anni.
Era la stagione 2001-2002 ed era la prima volta che le due squadre cittadine giocavano contro nel massimo campionato. Quell’anno l’Hellas retrocesse, ora dopo 11 anni ha finalmente ritrovato la Serie A. Il Chievo e’ la piccola realta’, un quartiere di Verona di circa 2500 abitanti, ubicato sulla riva del fiume Adige a circa quattro chilometri dal centro storico. La societa’ del presidente Campedelli ha conosciuto la A solamente nel 2001, ma e’ una felice realta’ cosi’ come il Verona che quest’anno ha visto ben 17 mila tifosi sottoscrivere l’abbonamento. "Ho avuto la fortuna di rappresentare entrambe le squadre e di segnare con tutte e due le maglie nei derby – afferma Corini – senza dubbio e’ una grande soddisfazione che porto con me come un bel ricordo della mia carriera. Voglio massima concentrazione da parte di tutti. Sara’ fondamentale l’approccio e l’equilibrio mentale a questa sfida".
Di contro Mandorlini ammette che "tutti sperano che le cose vadano bene ma la verita’ e’ che sino ad ora sono andate oltre ogni piu’ rosea aspettativa. La sfida con il Chievo ha un sapore particolare, che viviamo con grande entusiasmo. Siamo in un buon momento e ci siamo preparati al meglio per una gara dura e difficile".
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