Il Popolo della Libertà vive giorni difficilissimi. Le primarie? Sì, un bagno di democrazia. Ma anche di confusione totale. E’ caos nel partito fondato da Silvio Berlusconi. Angelino Alfano ha presentato 100mila firme a sostegno della propria candidatura, ma il Cavaliere continua a vedere le primarie come qualcosa di inutile. Non solo: sembra proprio che l’uomo di Arcore sia pronto a presentare una propria lista, nel solco tracciato da Forza Italia nel ’94.
Silvio intanto è pronto a tornare sulla scena politica e mediatica. Nei prossimi giorni potremmo vederlo e ascoltarlo in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche. E se il Cav dovesse davvero presentare una propria lista, il consenso di cui gode il PdL – già ai minimi storici – potrebbe spaccarsi ulteriormente. Rendendo le cose ancor più difficili per il centrodestra italiano.
Secondo i sondaggi più recenti, il PdL gode di un 14% nelle intenzioni di voto degli italiani: una lista Berlusconi potrebbe portare via almeno un 50% di quei voti.
Domenica 25 novembre si è tenuto ad Arcore un incontro fra i fedelissimi del Cav. Proprio per guardare alle strategie da mettere in campo in vista delle Politiche di primavera. In ogni caso, nel PdL sono sempre di più coloro che vogliono le primarie: da Alfano a Cattaneo, da Alemanno a Giorgia Meloni che in visita alla sede storica di quello che fu la prima sede del Pci afferma: ‘Belle le primarie, facciamole anche noi’. E se c’e’ Berlusconi, ‘che partecipi anche lui’.
Alfano e Berlusconi appaiono intanto sempre più lontani. Il segretario pidiellino chiede che il Cavaliere faccia chiarezza al piu’ presto. E con lui anche Fabrizio Cicchitto e Osvaldo Napoli, sempre piu’ preoccupati dal braccio di ferro che si va consumando ormai da giorni e che sottrae energia al partito.
Tornando alle primarie, ecco chi ha presentato le firme necessarie per la candidatura: oltre Alfano (100mila), c’è Giorgia Meloni (70mila), Guido Crosetto (20mila), Daniela Santanche’ (17.600); Gianpiero Samori’ (15.800); Alessandro Cattaneo (12mila); e Michaela Biancofiore (10.461). Le primarie potrebbero davvero diventare un’occasione per dividere, più che per unire il PdL.
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