Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Gentiloni, ha annunciato che Fi voterà no. “Un no al renzismo” ha sottolineato. “Da parte di Renzi c’è stata un’occupazione brutale del potere e della democrazia”, ha ricordato Brunetta, “le riforme di Renzi sono state eversive, fatte solo per il potere, per portare un uomo solo al comando e il popolo, nonostante i media asserviti e l’occupazione militare della Rai, ha risposto”.
“Il 60 a 40 ha bocciato il renzismo e questo è un bene, non ha solo bocciato una cattiva riforma costituzionale, ma un modo deteriore di intendere la politica”.
“Lei ci dà un governo fotocopia delle macerie di quello Renzi e vediamo un Renzi che ancora ricatta il Parlamento, minaccia di staccare la spina al suo governo per puri fini congressuali. Avete diabolicamente diviso il Paese, non ve lo perdoneremo, non ve lo perdoneranno gli italiani”.
Intanto il centrodestra studia le eventuali modifiche alla legge elettorale. Per ora dovrebbe trattarsi di un giro di orizzonte. Proprio nelle scorse ore la prima riunione alla Camera per il tavolo comune. L’obiettivo è quello di arrivare a una proposta condivisa.
All’incontro presenti tutti i partiti che si sono schierati sul fronte del no al referendum. Per Fi i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani, per Fdi Ignazio La Russa e Fabio Rampelli, per la Lega Massimiliano Fedriga, poi Mario Mauro di Popolari per l’Italia, Gaetano Quagliariello di Idea e Rocco Palese per Cor.
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