Renato Brunetta, capogruppo del PdL alla Camera dei deputati, in un’intervista a "Libero", quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, torna sulle parole pronunciate nelle scorse ore da Silvio Berlusconi a proposito di economia e di “braccio di ferro” con la Germania di Angela Merkel: "Come si ingaggia il braccio di ferro con la Germania auspicato da Silvio Berlusconi? Trattando con l’Europa a testa alta. Con la consapevolezza che un’Unione a trazione tedesca fa male all’economia di tutto il continente". Ne è convinto Brunetta, che spiega: “Questa crisi è stata prodotta non solo dalla debolezza dell’euro, ma anche dall’incapacità dell’Europa: in questi anni ci sono stati troppi antibiotici e troppe poche vitamine. E a guadagnarci sono stati solo la Germania e i Paesi del Nord. Con questa Europa così miope ed egoista non si può più andare avanti". “L’Italia vanta una situazione che non c’è in nessun’altra parte d’Europa: quanto detto da Berlusconi riflette anche il pensiero della sinistra. Con loro condividiamo l’opinione sul fallimento del governo Monti, ma soprattutto la visione sulla crisi e sul futuro dell’Europa. E lo dimostrerà la risoluzione che scriveremo per il prossimo Consiglio europeo".
Dunque, è chiaro quello che deve fare il governo Letta in vista del Consiglio europeo del 27 giugno, ovvero “far valere le nostre ragioni trovando le alleanze del caso. Serve un New Deal con tutti i Paesi colpiti dalla crisi: Grecia, Spagna, Portogallo, la stessa Francia. Occorre una riflessione globale per far capire ai Paesi del Nord che l’Europa tedesca ha sbagliato tutto”.
Il governo di Mario Monti non ha saputo lavorare in questa direzione, il Prof “non si è fatto interprete di questa linea. Il suo governo è stato conservatore e tecnocratico. Monti, per accreditarsi in Europa, ha dovuto demonizzare il governo Berlusconi e ha prodotto riforme sbagliate e recessive che hanno fatto crescere i disoccupati e aumentare la pressione fiscale”. Enrico Letta, invece, secondo Brunetta “è l’uomo giusto per convincere i tedeschi a invertire la rotta”.
E la moneta unica? “L’euro non e’ in discussione, ma la Germania deve cambiare atteggiamento, il problema e’ il rischio che imploda la moneta unica. Viviamo una moneta unica balcanizzata, e chi affossa l’euro – dice – non e’ chi denuncia come Berlusconi questo stato di fatto, ma chi ha portato l’Europa in questa situazione: Angela Merkel e il presidente della Commissione Barroso, per anni totalmente appiattito su Berlino”.
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