Umberto Bossi ne è convinto: “Berlusconi non cadrà". L’ex leader della Lega ha raccontato a La Stampa il contenuto di una telefonata intercorsa tra lui e il Cavaliere nei giorni sorsi. L’uomo di Arcore "ha dentro una grande rabbia", ha detto il senatur, che poi ha aggiunto: “La gente i voti glieli darà comunque, non crede più ai giudici; col carattere che ha, Silvio combatterà fino alla fine". "Uno come lui è capace di candidarsi anche non candidandosi".
Bossi ha sottolineato: Berlusconi “è il primo contribuente italiano e l’hanno condannato per non aver pagato le tasse. E’ assurdo. Berlusconi e’ stato perseguitato. Ma la gente, nella sua semplicità, l’ha capito". Per Bossi, inoltre, Silvio avrà anche "fatto anche qualche errore, ma lo considero una persona perbene. Non posso parlare male di lui. Ho fatto la Bossi-Fini, ho fatto il federalismo fiscale, e i voti me li ha dati Berlusconi. Se non altro, lui e’ un uomo che mantiene la parola".
Sul fronte della Lega, l’ex segretario pensa di ricandidarsi in vista del prossimo congresso "a meno che non riescano a trovare un candidato di mediazione". E su Flavio Tosi dice: "ha rovinato il Veneto. Ha buttato fuori dalla Lega tutti quelli che non erano del suo gruppetto. A Verona ci sono due tipi di tessera: quella di militante, che da’ il diritto di votare al congresso, e quella di sostenitore, che non da’ diritto di voto. Lui ha declassato a sostenitori un sacco di militanti che si erano fatti il mazzo per anni. Si e’ vendicato perche’ diceva che lo avevano fischiato a Pontida: cose del genere ai miei tempi non sarebbero mai successe". E poi “ho visto che ha esaltato il matrimonio fra omosessuali: sono cose contrarie al sentimento della gente. Meno male che va via dalla Lega. Vada a fare danni altrove”.
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