Silvio Berlusconi fino all’ultimo non ci vuole credere. Il Cavaliere ritiene poco probabile che la sentenza della Cassazione sia per lui negativa. E dunque non ci pensa più di tanto. Almeno, questo è ciò che racconta ai giornalisti al termine di una cena in un ristorante di Roma: “Non sono solito esercitare la mia mente su fatti che ritengo non probabili”.
Il 30 luglio è stata fissata l’udienza dell’ultimo grado di giudizio del processo Mediaset. Ma Silvio si dice “sereno”, perché “leggendo le carte” crede che alla fine per lui arriverà “una assoluzione piena”. Eppure il PdL è sul piede di guerra: “Capisco che ci siano preoccupazioni che possano agitare qualcuno, ma l’input che ho dato in maniera molto chiara è di concentrarsi sull’interesse del Paese e rendere questa alleanza, che io continuo a chiamare pacificazione con la sinistra, qualcosa di storico e addirittura epocale dopo tanti anni di guerra fredda”.
Il Cav ha anche confermato il ritorno di Forza Italia a settembre. Così come ha fatto nelle scorse ore durante l’ufficio di presidenza PdL che si è tenuto a Palazzo Grazioli. Presenti all’incontro, fra gli altri, il segretario Angelino Alfano, i capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani, il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, e i vertici del partito.
Silvio detta come sempre la linea: nessun attacco al governo, ma nemmeno sconti per ciò che riguarda Imu e Iva. Il leader del PdL ha assicurato: terremo alte le nostre bandiere e continueremo con le nostre battaglie.
Intanto il partito è pronto a cambiare sede. Prima dell’estate, il PdL lascerà via dell’Umiltà per spostarsi in Piazza San Lorenzo in Lucina, a due passi da Montecitorio. Il cambio di sede consentirà al partito di risparmiare oltre 2 milioni di euro l’anno solo di affitto.
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