Uno speciale in Tv, ma sapete su chi? Su Karima El Mahrough, nome e cognome vi dicono qualcosa? Dovrebbero dire tanto, tutto. Appartengono infatti ad una giovane marocchina, di venti anni, una gran bella ragazza. Meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, fatta passare per una notte come la nipote di Moubarak. Superfluo aggiungere altro, la sua storia di minorenne e il suo fisico hanno riempito pagine di giornali, schermi televisivi, night, la questura di Milano e le aule della Procura di Milano. Pubblico Ministero nel processo a Berlusconi, Ilda Boccassini in una sua arringa l’ha definita sicuramente “minorenne e prostituta”. Superfluo anche qui precisare come e per conto di chi Ruby sarebbe stata “sicuramente minorenne e prostituta”. Le risposte sarebbero facilmente reperibili tra le mura della villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. Il teatro delle cene con presunto divertimento a sfondo sessuale nell’era di Berlusconi premier: questa l’accusa che il pm Ilda Boccassini sostiene con forza e convinzione e il supporto di prove che vengono definite inoppugnabili. Ma cosa c’entra il programma di Canale 5 in questa storia? Ordinato si dice dal Silvio Berlusconi in persona, lo speciale andato in onda domenica sera racconta la storia di Ruby. E ha come scopo l’evidente intenzione di contrastare o scolorare la tesi che l’accusa porta avanti con lucida determinazione e grande forza.
La conclusione del processo è imminente. Silvio Berlusconi è accusato di induzione alla prostituzione e di concussione. Rischia una condanna fino a sette anni. E rischia grosso anche il futuro immediato del Governo: i riflessi della sentenza, se sfavorevole al cavaliere incorreggibile sfrenato donnaiolo, metterebbero in discussione l’azione dell’Esecutivo di fresca nomina. Un Governo sostenuto in esclusiva dagli equivoci e tenuto in piedi da sottili precari equilibri. L’Esecutivo rischia più di Berlusconi.
Titolo del programma “La guerra dei vent’anni. Ruby, ultimo atto”. Ha mostrato cosa il programma televisivo di Canale 5 sulla storia di Ruby? Intanto, le stanze dove avevano luogo le cene organizzate dall’anfitrione Silvio Berlusconi. Cene da lui sempre definite “eleganti”. Laddove i giudici le indicano come “luoghi di perdizione, dove si svolgevano orge con ragazze pagate”. Ruby tra queste, all’epoca minorenne. “Non poteva succedere nulla che potesse essere definito scorretto e imbarazzante”, ha assicurato Berlusconi, apparso nel filmato all’improvviso. La tesi difensiva esposta in televisione, non nel corso di un interrogatorio in Procura, come invece sarebbe stato auspicabile per fare chiarezza. “A cena si parlava di calcio e di politica intorno a questo grande tavolo. A nessuno fu mai chiesto di lasciare il telefonino, tutti potevano fotografare o raccontare, perché non c’era alcunché di non raccontabile. Io non ho niente da nascondere”.
La difesa di Berlusconi in Tv è in aperto contrasto con le testimonianze di alcune ragazze frequentatrici della villa di Arcore. Quelle serate e quelle notti sono ormai libri aperti, pubbliche inquietanti vicende di sesso e di ricchi cadeau da parte del generoso padrone di casa. Il cavaliere ha fatto un ampio accenno anche a Ruby. “Venne una sera a cena e raccontò una storia drammatica. Disse di essere figlia di una ricca famiglia egiziana e che i genitori l’avevano buttata fuori da casa perché lei aveva deciso di abbracciare la religione cattolica”. Quando poi la popolare Ruby venne fermata dalla polizia, Berlusconi telefonò in questura per dire che si trattava della nipote di Moubarak. La telefonata è costata all’allora presidente del Consiglio l’accusa di concussione: avrebbe usato il suo potere per intimidire gli agenti che stavano facendo il loro lavoro. Berlusconi ha inteso precisare, in tv: “Ruby mostrò cicatrici da olio bollente, parlò di difficoltà enormi, e di essere arrivata a Milano poco tempo prima. Disse di aver trovato lavoro come cameriera in un ristorante. Con il racconto della sua storia commosse tutti i presenti”. Berlusconi ha escluso di aver avuto rapporti intimi con Ruby. “Una ragazza che si era presentata con una storia terribile non induceva nessun sentimento diverso dalla commiserazione”.
Produrrà effetti sul giudizio finale il racconto (di fantasia o cos’altro) di Berlusconi? Illustri giuristi sono portati a credere che la ricostruzione di parte difficilmente potrà alterare la tendenza processuale nella sua fase finale. In Tv, Berlusconi ha assicurato di non aver mai molestato Ruby, al contrario di quanto dichiarato dalla ragazza nel primo interrogatorio, con la storia del bunga bunga. Canale 5 ha mandato in onda anche le testimonianze del pubblico ministero del tribunale dei minori, Annamaria Fiorillo, del capo di gabinetto Pietro Ostuni, del medico del cavaliere, Alberto Zangrillo, e del giornalista Carlo Rossella, uno dei partecipanti alle cene di Arcore. Interventi che sembrano destinati a provocare ulteriori inasprimenti nell’animo dei giudici. Secondo i difensori, Berlusconi sarà condannato. Ma non perché sia colpevole a loro avviso, semplicemente perché i giudici “sono prevenuti e non hanno alcun interesse verso gli argomenti della difesa”. Con quali conseguenze sull’equilibrio del Governo, già precario di suo? La strategia del centro-destra è di far ricadere il problema interamente sulle spalle del premier Enrico Letta e del Pd: se non vi sta bene quello che facciamo a difesa di Berlusconi, cari alleati, fatelo cadere voi il governo delle grandi intese. La manifestazione di piazza a Brescia docet. Mentre il governo si è ritirato in clausura nell’abbazia di Spineto, vicino a Siena. E l’hanno chiamato pure conclave, pensa te.
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