Il presidente argentino Mauricio Macri ha tenuto ieri una conferenza stampa presso la Casa Rosada. Nei 25 minuti di intervento davanti ai giornalisti, il capo dello Stato ha annunciato la creazione di una unita’ speciale di polizia per la ricerca degli "oltre mille latitanti in tutta l’Argentina". Si tratta di un obiettivo del quale Macri ha discusso con il ministro per la Sicurezza, Patricia Bullrich, e il segretario alla Sicurezza, Eugenio Burzaco.
L’idea del governo e’ quella di riprendere l’iniziativa nella lotta alla criminalita’ e al narcotraffico e lasciarsi alle spalle il caso della fuga e delle ricerche dei fratelli Martin e Cristian Lanatta e Victor Schillaci, che ha tenuto sulle spine il governo nelle sue prime settimane di vita.
"C’e’ stata una mancanza di coordinamento, problemi con le autorita’ locali; abbiamo avuto problemi nei sistemi di comunicazione", ha ammesso il presidente in riferimento alle attivita’ di ricerca dei tre ergastolani che sono riusciti ad evadere dal carcere di massima sicurezza General Alvear (Buenos Aires) ma che ora sono stati riconsegnati alla giustizia. I tre detenuti erano stati condannati per l’omicidio, avvenuto nel 2008, dei tre imprenditori del settore farmaceutico Sebastia’n Forza, Damia’n Ferro’n e Leopoldo Bina nella localita’ di General Rodriguez (Buenos Aires). L’omicidio era probabilmente legato al traffico illegale di efedrina. La fuga dei tre criminali ha messo anche in dubbio l’operato della polizia di Buenos Aires, suscitando sospetti di complicita’ nell’evasione dal carcere dei tre uomini. Per questo, ha spiegato il presidente, il governo provinciale di Buenos Aires, guidato da Maria Eugenia Vidal, stella nascente del macrismo, ha deciso di modificare drasticamente la leadership del corpo di polizia "per garantire la sicurezza nella provincia e ostacolare la criminalita’".
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