“I Consiglieri del Comites di Buenos Aires, presieduti dal Dott. Dario Signorini, a iniziativa della Commissione Istruzione, composta dai Consiglieri Inés Corda, Norma Negro e Mario Milano, in vista della critica situazione che da anni nuoce e limita l’insegnamento della lingua e della cultura italiana all’estero, comunicano che appoggiano incondizionatamente i deputati del MAIE Ricardo Merlo e Mario Borghese, firmatari di una interrogazione ai Ministri dell’Istruzione e degli Esteri, Giannini e Gentiloni”. E’ quanto si legge in una nota del Comites di Buenos Aires.
“Tramite la suddetta interrogazione i due deputati eletti in Sud America chiedono di aumentare ‘appena sarà possibile’ le risorse destinate alla promozione della lingua e della cultura italiana, tenendo conto della estesa rete di istituzioni scolastiche all’estero, in modo particolare quelle rappresentate dai corsi ex-articolo 636 del Decreto Legislativo n. 297 del 1994, che si sono trasformate in un essenziale dispositivo primario per la diffusione e promozione della lingua e della cultura italiana all’estero come mezzo trainante non soltanto in quanto a cultura si riferisce, ma anche in società, in mobilità e turismo”.
“Come sostengono i deputati Merlo e Borghese, è importante sostenere quest’azione di promozione giacché negli ultimi anni è portata avanti da istituzioni senza fini di lucro, i chiamati ‘enti gestori’, che devono farsi carico in modo quasi totale degli oneri di docenza, della formazione dei docenti, così come della spesa che rappresenta la fornitura del materiale didattico. È precisamente quest’azione azione che ulteriormente permette l’inserimento dell’italiano nei diversi sistemi di istruzione locali, tramite convenzioni con i diversi governi”.
“Nel 2012 una specifica Commissione del Governo per la ‘spending rewiew’ è stata l’incaricata di portare avanti i tagli occorrenti per ‘riordinare la spesa e la razionalizzazione dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero’. La Commissione, nelle sue conclusioni, come obiettivo prioritario e di applicazione immediata, ha raccomandato di ‘ridurre il contingente di docenti ruolo all’estero, operando una graduale sostituzione con docenti assunti localmente e di dedicare le risorse cosi liberate all’intensificazione delle politiche linguistico-culturali’. Purtroppo, sono state prese iniziative non coincidenti con le indicazioni della Commissione della spending review ed a soffrirne le conseguenze sono stati i fondi per i corsi di lingua e cultura italiana all’estero, portati avanti dagli enti gestori, che hanno subito continui tagli superando il 60% sui capitoli di spesa e hanno fatto sì che si perdesse il 30% di alunni frequentanti i corsi ex-articolo 636 del Decreto Legislativo n. 297 del 1994, alunni che erano fortemente interessati a conoscere non soltanto la lingua e la cultura italiana, ma anche a stabilire o mantenere i legami con la terra dei propri antenati, tenendo conto della grande percentuale di discendenti italiani residenti in Sud America”.
“Il Comites di Buenos Aires, conoscitore di quanto suddetto, unisce la propria voce ai deputati Ricardo Merlo e Mario Borghese – conclude la nota – e appoggia con convinzione l’interrogazione presentata dai parlamentari sudamericani, in attesa di sapere quanto prima quale sarà il futuro economico che avranno gli enti impegnati da molti anni nella diffusione della lingua e della cultura italiana”.
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