La domenica è la giornata dedicata all’otium, propedeutico o liberatorio delle tante tossine accumulate in settimana. Poi, in serata, arriva la Gabanelli: e si ricomincia, a rodersi il fegato, a produrre bile in quantità industriale, a soffrire di emicrania e d’insonnia. Ieri, nelle maglie delle inchieste, sempre meritorie e rivelatorie, di passaggi milionari tra politici e imprenditori tutti corrotti e concussi, e’ incappato anche il Miur, quel Ministero dell’Istruzione, che cambia le proprie sigle e i propri ministri vorticosamente, mantenendo le stesse caratteristiche di inqualificabile e indecorosa inadeguatezza, oltre che di provata insipienza.
Ieri, abbiamo scoperto come si spendono, anzi, come si sprecano le risorse di questo ministero, in finanziamenti milionari agli amici degli amici, mascherando con l’astuta formula dei progetti formativi e didattici insulsi prodotti dai contenuti ridicoli, chiamati paradossalmente "pillole del sapere" e inventati frettolosamente e impudentemente solo come alibi alle ruberie e alle malversazioni che conseguono ad ogni cambio di casacca del "nuovo" che avanza. “Il pesce puzza dalla testa" si diceva una volta, e si puo’ dire tuttora, pure con maggiore consapevolezza.
E mentre trecentomila disperati (la meta’ dei quali aspettano di conseguire un diritto acquisito sul campo in anni di insegnamento), tentano un improbabile concorsone venuto in mente all’ennesimo ministro, anche lui precario, ma purtroppo titolato a rappresentare e a dirigere il nuovo corso quanto basta per distruggere il pregresso e il progresso del settore, il Miur dispensa i denari delle nostre tasse e delle nostre fatiche quotidiane per destinare ai fortunati vicini e sodali del ministro di turno fantasmagorici premi milionari in cambio del nulla. Con quei milioni rubati alla scuola quante sue debolezze potrebbero essere sanate! Com’è possibile che esistano tali sperequazioni in una nazione che si proclama democratica e civile: in basso si studia e si lotta per un posto da mille euro e poco più, in alto si salta e si balla sulla pelle dei povericristi.
Quale possibilità ha il cittadino di rimediare al malaffare imperante? Il voto? L’alternativa dell’alternanza? Soluzione per gli allocchi. La dittatura dei migliori? o del migliore? Già vista, grazie. Il potere trasforma e deforma. Come reagire a tanto schifo? Come salvare almeno la salute, della mente e del corpo?
"Rimedio: la Geografia": e’ il titolo di una novella di Pirandello, che parte da considerazioni filosofiche e racconta una storia diversa, ma in fin dei conti altrettanto amara per l’anima. Prendiamone esempio. E per adattarla ai tempi, vorrà dire che passeremo ai documentari del National Geographic World cercando quel respiro che ci viene a mancare ad ogni puntata di Report. La Gabanelli perderà qualche telespettatore, ma di certo non se ne accorgerà .
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