Roma – Irriverente e illuminante. Il saggio “Tremonti, il timoniere del Titanic”, firmato dal giornalista Giampiero Castellotti e dall’economista Fabio Scacciavillani per Editori Riuniti, ha il merito di tagliare il difficile traguardo con cui si misura chiunque, oggi, tenti di approcciarsi alla recente storia economica: raccontare gli ultimi decenni di vita italiana senza scivolare in episodi noti o in cliché scontati.
La crescente ascesa del web e dell’informazione on line hanno reso possibile la circolazione di una mole di notizie tale che, non di rado, diventa difficile scovare notizie ancora non raccontate. Castellotti e Scacciavillani sono riusciti in questa impresa. E il protagonista assoluto è, ancora una volta, lui. Il superministro Giulio Tremonti.
Quanto, della sua persona, sopravvive nei meccanismi della politica italiana? Come ha fatto quest’uomo apparentemente anonimo, con l’aria da primo della classe e un aspetto tanto beffardo da guadagnarsi le spietate imitazioni dei più famosi comici, a conquistarsi la fiducia di liberisti e no global, di capitalisti come Silvio Berlusconi e di ex animatori della destra sociale come Gianni Alemanno?
Sapevate che esiste un paese veneto, Lorenzago sul Cadore, dove tutti i ‘potenti’, dal consigliere comunale a chi suona la campana in Chiesa, rispondono al cognome di Tremonti? Eravate a conoscenza del fatto che, come consulente di craxiana memoria, Giulietto è stato autore della parte economica del Concordato del 1984 tra Stato e Chiesa, con l’ideazione dell’otto per mille?
Tutti questi dettagli, dalle vicende personali di un Tremonti matricola universitaria alle strategie politico-economiche con velleità filosofiche, sono racchiusi in ‘Tremonti, il timoniere del Titanic’. Quasi cinquecento pagine di consapevolezza storica che riesce a raccontare ai più giovani gli anni della Prima Repubblica (quella che solamente pochi under30 riescono a ricordare) e restituisce ai più maturi la consapevolezza di quanti siano, ancora, i legami del Parlamento con il mondo ante – Mani Pulite. La vita di Giulio Tremonti e la sua ascesa, infatti, sono raccontati a partire da un’ormai lontana gioventù, fino ad arrivare all’attualità.
Che cosa accade tra le due date? Non ve lo sveliamo. Già, perché vale veramente la pena leggere quest’opera in grado di spiegare ai tanti italiani nel mondo, che ci guardano da lontano, che cosa sia realmente accaduto all’economia del Bel Paese negli ultimi decenni. E perché, come dice lo stesso saggio, “di Tremonti si ricordano le tante teorie annunciate” ma, in realtà, nessuno di questi annunci entrerà negli annali come una riforma realmente approvata.
‘Tremonti, il timoniere del Titanic’, in vendita anche nelle librerie on line, è particolarmente interessante per il pubblico dei connazionali nel mondo poiché, attraverso questa ricostruzione, anche i più lontani potranno conoscere la recente politica economica italiana.
Lo stesso autore, inoltre, è un italiano all’estero. Il molisano Fabio Scacciavillani, economista internazionale ed esperto di mercati finanziari, risiede attualmente nell’Oman, dopo essere stato a lungo negli Emirati Arabi, dove ha ricoperto il ruolo di direttore ricerche macroeconomiche e statistiche presso il DIFC, Dubai International Financial Centre.
Laureato alla Luiss di Roma e Phd all’università di Chicago, dove ha insegnato economia, Scacciavillani ha lavorato per cinque anni al Fondo Monetario Internazionale a Washington, poi alla Banca Centrale Europea a Francoforte e alla Goldman Sachs a Londra. In Italia, Scacciavillani riveste il ruolo di coordinatore del Comitato scientifico nell’associazione ‘Forche Caudine’.
È tutto racchiuso dentro i confini nazionali, invece, il curriculum di Giampiero Castellotti. Giornalista professionista, ha lavorato per i quotidiani Paese Sera, Il Messaggero e Il Mattino. È stato caposervizio dell’Editoriale Bm (sindacato Snals), per tre anni consulente interno di Confindustria, poi firma del quotidiano l’Unità.
Castellotti è stato consulente del senatore Adolfo Manis, sottosegretario al Lavoro nel governo D’Alema. Attualmente, oltre a collaborare con diversi organi d’informazione, è consulente di enti locali, organizzazioni sindacali e associazioni no profit. ‘Tremonti, il timoniere del Titanic’ raccoglie anche una serie di contributi esterni scritti da noti economisti come Adam Asmundo, Salvatore Biasco, Massimiliano Deidda, Andrea Fumagalli, Paolo Leon, Stefano Lucarelli, Mario Seminerio e altri.
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