“Esprimo la mia soddisfazione, anche a nome di tutti coloro che sono iscritti o comunque vicini al Movimento delle Libertà, per la decisione della commissione Affari Costituzionali del Senato di adottare come testo base per la riforma della legge elettorale quello presentato dal senatore del PdL, Lucio Malan. In particolare, per ciò che riguarda il voto degli italiani nel mondo, tale testo prevede, fra le altre cose, la costituzione del registro elettorale: ciò significa che l’opzione per l’esercizio del voto per corrispondenza andrà esercitata preventivamente, altrimenti l’elettore dovrà votare nella propria circoscrizione del territorio nazionale. Dopo tante denunce di brogli e pesanti irregolarità in occasione del voto all’estero durante le elezioni politiche del 2006 e del 2008, una misura del genere ci conforta e ci dà la speranza che a votare saranno solo coloro che davvero hanno a cuore l’Italia e vogliono partecipare, giustamente, alle sorti del proprio Paese d’origine”. Così Massimo Romagnoli, PdL, presidente del Movimento delle Libertà, che continua: “Certo, è facile prevedere che a votare potranno essere in meno, rispetto al numero dei connazionali delle elezioni precedenti, ma saranno proprio quegli italiani nel mondo che avranno deciso di esprimere la propria preferenza, e non ci saranno schede votate da altri, inviate a persone decedute e poi intercettate sulla via del ritorno verso il consolato. Abbiamo tanto discusso in questi anni di modifica di voto all’estero, e anche se il meccanismo con cui votano i connazionali residenti oltre confine è sicuramente ancora migliorabile, le proposte contenute nel testo Malan ci fanno pensare che alle Politiche del 2013 il voto degli italiani nel mondo sarà più ‘pulito’ e i vari faccendieri, anche nel caso volessero giocare sporco, si troveranno di fronte non pochi ostacoli, considerando anche che la proposta Malan prevede che ciascun elettore debba allegare al proprio plico elettorale la fotocopia di un proprio documento personale. Un applauso a Malan, con l’augurio che tali proposte possano diventare legge”.
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