Enrico Letta è soddisfatto, dopo la conclusione della prima giornata del Consiglio europeo: “Ora in Europa siamo più forti, stiamo ottenendo risultati importanti. Sono davvero contento”. Un primo bilancio parla di risultati “incoraggianti”: “lottiamo per i giovani e con i giovani, l’Italia dopo l’approvazione del pacchetto-lavoro arriva qui più forte”.
Fra le altre cose, sono addirittura spuntati 2 miliardi di euro in più per la lotta alla disoccupazione giovanile inseriti nel Youth Guarantee. Il lavoro per i giovani è un tema molto caro al nostro presidente del Consiglio. E quello dei 2 miliardi in più può essere certamente considerato frutto di incontri e telefonate fra Letta, Barroso e il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz.
Il premier italiano una volta sbarcato a Bruxelles, ha lavorato incessantemente, portando avanti incontri bilaterali con Schulz, con l’olandese Mark Rutte, con il croato Zoran Milanovic, con Emma Marcegaglia e i sindacati continentali.
Dall’Italia intanto arrivano critiche al governo. Il Popolo della Libertà, ma non solo, è critico nei confronti delle coperture per il rinvio dell’aumento dell’Iva tramite l’aumento dell’acconto Irpef. Ma Letta sottolinea che “non ci sono aumenti di tasse. Le coperture per l’Iva si devono trovare dentro il bilancio perché siamo ancora in piena tempesta finanziaria e io non sfascio il bilancio. Il Parlamento può trovare altre soluzioni purché stiano dentro il bilancio e dentro il 3%”. E aggiunge: “Spero che le misure decise dal governo siano comprese, si tratta di una decontribuzione totale. Un’impresa che assume un giovane ha grandi vantaggi e speriamo che lo facciano con contratti a tempo indeterminato”.
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