“Ci preoccupa molto la possibilità che i nostri militari in addestramento alle forze di Kiev possano in futuro essere inviati al fronte. Per questo abbiamo chiesto al Governo di garantirci che questa eventualità sia esclusa, che la missione di addestramento italiana rimanga nei confini dell’Ue e non si spinga in area di conflitto. Se questa assicurazione il Governo non è in grado di darcela, quantomeno venga in Parlamento a dire agli italiani che le nostre forze armate sono destinate a calcare il terreno di guerra in Ucraina, perché i cittadini devono essere informati attraverso il Parlamento. Non possiamo prescinde dal fatto che ci sia un mandato politico per una decisione di questo genere. Siamo in una spirale di escalation con l’obiettivo dichiarato di sconfiggere la Russia, dimenticandoci che si tratta di una potenza armata con seimila testate nucleari. Non la sconfitta della Russia ma l’eliminazione dell’umanità intera: questo è quello che otterremo se continuiamo con questa linea bellicista, supina e rassegnata, se non avremo il coraggio di affiancare al nostro impegno militare con la Nato un altrettanto forte impegno diplomatico per una soluzione negoziale del conflitto”. Lo ha dichiarato in aula il senatore Ettore Licheri, componente della Commissione Esteri e Difesa di Palazzo Madama, intervenendo in discussione generale sulle missioni italiane all’estero.
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