Se e’ vero che tutto fa spettacolo, gli jihadisti tunisini – in questi mesi impegnati in una durissima lotta al potere costituito – si adeguano alle leggi della comunicazione e creano un coro di bambini il cui compito e’ quello di tessere, cantando, le lodi della guerra santa islamica e, con essa, dei suoi eroi, a cominciare da Osama Bin Laden. E’ un video inquientante quello apparso su una pagina di Facebook, scovato dal sito Mag 14 e che ritrae i bambini – il piu’ grande avra’ una dozzina d’anni – in un ambiente chiuso, con in testa i tradizionali nastri su cui vengono scritti i passi del Corano che i salafiti ritengono essere piu’ vicini alla loro visione dell’Islam.
Che i piccoli siano tunisini non c’e’ dubbio, visto il loro inequivocabile accento e visto anche l’accento dell’uomo che, fuori campo, dialoga con loro, con domande cui sa gia’ cosa risponderanno. Alle spalle dei bambini, appeso ad una parete che reca i tradizionali disegni dell’architettura tunisina, c’e’ il drappo dei salafiti, l’oqab. Solo che, forse per segnare la differenza con i piccoli protagonisti di questa storia, la bandiera ha i colori invertiti rispetto a quella che viene sempre piu’ di frequente sventolata per le strade di Tunisi, cioe’ questa e’ bianca con le scritte nere. Alle domande dell’uomo, gli ‘jihadisti’ in erba rispondono in coro, ripetendo di credere fortemente nella guerra santa e di avere degli eroi. Cosa che si capisce bene dai nomi di battaglia che si sono scelti. A cominciare da quello di Abou Hafs che, non pare essere una coincidenza, perche’ e’ lo stesso di un combattente e capo jihadista di origini giordane morto in Cenenia nelle formazioni anti-russe.
Il ‘mini’ Abou Hafs sembra non avere dubbi quando dedica la sua canzone, nell’ordine, alla guerra santa, al mullah Omar e al ‘nostro sceicco Aymen El Zawahiri’, attuale capo della rete di al Qaida, con la tradizionale chiusa musulmana: ‘Che Dio lo preservi’. E le parole dedicate a Bin Laden la dicono lunga sul grado di indottrinamento che questi bambini hanno dovuto subire: ‘Il nostro capo e’ Bin Laden, il terrore dell’America, grazie alla forza della fede’. Ed ancora: ‘Hanno detto che e’ un terrorista, io rispondo che e’ un onore per noi, per me, il nostro terrore e’ stato affidato (a lui, ndr), una preghiera divina. Noi abbiamo distrutto l’America’. E la chiusa non e’ da meno: ‘Grazie ad un aereo civile, il World Trade Center e’ stato ridotto ad un cumulo di terra’.
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