Sono tanti i trumpisti, anche in Italia. Chissà come hanno accolto la notizia pubblicata dal Wall Street Journal, secondo la quale l’amministrazione Usa sta valutando di imporre dazi punitivi del 100% sugli scooter Vespa (Piaggio), l’acqua Perrier (Nestlè, che produce anche la San Pellegrino) e il formaggio Roquefort in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa di bovini trattati con gli ormoni.
Se fosse davvero così, sarebbe un vero castigo per l’Italia e il made in Italy. Negli Stati Uniti i produttori di carne di manzo americani, desiderosi di avere più spazio nel mercato Ue, avrebbero fatto pressione al governo affinchè si facesse sentire nell’interesse degli imprenditori statunitensi.
Nel frattempo negli Usa è già partita una campagna per scongiurare il pericolo dei super-dazi nel settore delle motociclette di piccola cilindrata provenienti dall’Ue, come appunto la Vespa. Timori sono stati espressi anche dalla Confederazione dei produttori del formaggio roquefort.
“Il protezionismo per noi è un mezzo disastro, sta nella missione di Facebook di rendere il mondo aperto e connesso, per tanti attori di questo settore e tante piattaforme digitali è un controsenso”: così Luca Colombo, country manager di Facebook Italia, sulla stretta di Donald Trump su prodotti di europei e anche sul Made in Italy.
Dice la sua anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, secondo il quale “la qualità non ha frontiere: dazi, protezionismi, chiusure non possono essere barriere che mettono un freno, un muro alla qualità. La qualità è crescita e benessere per tutti”.
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