L’ex-presidente americano Donald J. Trump è stato incriminato per la vicenda della pornostar Stormy Daniels. Il gran giurì ha deciso così. Ora, questa situazione potrebbe non giocare in favore dei democratici e dell’attuale presidente Joe Biden, in vista delle elezioni che ci saranno il prossimo anno. Paradossalmente, il fronte conservatore potrebbe ricompattarsi e se Biden non convincesse gli americani il nuovo inquilino della Casa Bianca potrebbe essere un repubblicano.
Oltretutto, Biden ha delle questioni in sospeso. In primis, vi è la guerra in Ucraina, in fase di stallo. La Russia di Putin non ha preso Kiev ma è ancora lì, nel Donbass e nella Crimea. Vi è anche la crisi della Silicon Valley Bank. Inoltre, c’è stata anche qualche défaillance di troppo da parte dell’attuale presidente. Per esempio, basta ricordare quella volta nella quale Biden stava parlando ad una platea e ad un certo punto si era girato per stringere la mano ad una persona che non esisteva. Il presidente guardava verso il vuoto.
Inoltre, vi è anche una questione anagrafica. Biden ha 80 anni e nel novembre di quest’anno ne compirà 81. L’anno prossimo avrà 82 anni.
La guerra in Ucraina potrebbe essere vinta dagli Ucraini e dall’Occidente o potrebbe finire come in Vietnam. Dunque, un secondo mandato per Biden non è affatto sicuro, come non è sicura una ricandidatura di Trump.
Se fosse incriminato, Trump potrebbe non essere in grado di correre per le elezioni presidenziali. Il periodo ipotetico e il condizionale sono d’obbligo. Se Trump non potesse correre, ci potrebbe essere un Ron DeSantis pronto a sostituirlo e in grado ricompattare il fronte conservatore.
Tuttavia, non è affatto detto che Trump non possa correre. Il tycoon potrebbe uscire da questa situazione nella quale si è impegolato e dunque correre per la presidenza. Insomma, la situazione è molto fluida e da qui ad un anno potrebbe accadere di tutto.