Bruno Vespa torna con la 20esima edizione di ‘Porta a porta’ e riparte ospitando nella prima puntata (martedì 9 settembre, in seconda serata, su Raiuno) il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “è l’ospite più interessante del momento”, dice Vespa.
In un’annata televisiva in cui non passera’ serata senza un talk di approfondimento politico, Vespa spiega: "Il nostro vero concorrente sara’ la prima serata che dura tantissimo". Cioè, il martedì ‘Ballarò’ e ‘diMartedì’ (quest’ultimo dovrebbe arrivare fino a mezzanotte) e il mercoledi’ ‘Chi l’ha visto’. A questo, vanno aggiunte, "le altre, cioè i canali digitali terrestri per i quali la seconda serata e’ il vero terreno di battaglia perche’ non hanno i soldi per la prima serata". Tutto questo rende "il 13% di share che noi facciamo oggi pari al 26% di cinque anni fa".
Nonostante le difficolta’, Vespa sottolinea orgoglioso che "l’anno scorso su 30 confronti con il nostro diretto competitor ne abbiamo vinti 28" e con un programma, altro motivo di orgoglio, che "costa quanto costava nel 2000". Vespa e’ consapevole che, con tutti i talk politici, il rischio di saturazione del pubblico e’ piu’ che concreto ("la gente si stufera’ e ci mandera’ tutti a casa? Non lo so. E’ vero che in nessun Paese ci sono cosi tanti programmi ma la selezione la fa il pubblico e l’informazione, come la democrazia, non e’ mai troppa") ma lui continuera’ a puntare sullo spessore degli ospiti: "Le persone di serie A sono 6-7 sono poche e si sanno amministrare bene, cercano di venire solo quando hanno qualcosa da dire. La nostra aspirazione e’ averli al momento giusto".
Domani, per esempio, "per Renzi e’ il momento giusto. Anche se per lui lo e’ sempre perche’ ogni giorno ne succede una".
A proposito di ospiti ‘doc’, Vespa torna sulla puntata dello scorso maggio con Beppe Grillo: "E’ stata un miracolo. Io mi aspettavo un’intervista composta come quelle che aveva rilasciato a Sky o a Mentana. Fino alla sera prima ci eravamo dati del lei al telefono. Poi quando e’ arrivato nella sede Rai di via Teulada abbiamo cominciato a darci del tu e questo, sicuramente, favorisce la comunicazione". Che, per ‘Porta a porta’, passa anche per i social network con 83.000 fan su Facebook e 60.000 su Twitter.
Un’ultima battuta e’ su ‘Petrolio’, il programma di Duilio Giammaria che gli ha sottratto dieci serate (del lunedi’): "Il direttore di Raiuno ha deciso di fare questa sperimentazione. Se dovessimo fare ascolti bassi, una serata in meno sara’ un vantaggio" osserva, tra il diplomatico e lo scaramantico mentre Giancarlo Leone, chiamato in causa, spiega: "Non e’ stata una riduzione di ‘Porta a porta’, che e’ un punto di riferimento fondamentale di Raiuno, della Rai e della nostra informazione, ma un modo per sperimentare".
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