"Dunque, Salvini sembra il nuovo Duce, con la sua avanzata inesorabile verso il Sud della Penisola. Masse adoranti lo attendono col loro dialetto per recitare il nuovo Verbo della destra rinata. Ma e’ destra?". Francesco Storace prende in esame l’evoluzione del Carroccio, con la cosiddetta Lega-gemella orientata geograficamente sul Centro-Sud e politicamente sulla destra (forte del recente ingresso nel progetto di Silvano Moffa, uno dei fondatori di An ed ex presidente della Provincia di Roma).
Storace in qualche modo ‘rivaluta’ anche Gianfranco Fini come leader capace di unire la destra. "Ad essere spietatamente realisti – dice – basterebbe esaminare quella che e’ la situazione odierna: la Lega col vento in poppa (ora con Salvini c’e’ anche Silvano Moffa e fa riflettere che uno con la sua bella storia accetti quel percorso: ne parleremo); il movimento della Meloni, Fratelli d’Italia, che non riesce ancora a decollare perche’ non da’ l’idea di volersi unire ad altri; Ncd con la ovvie difficolta’ per chi ha un’anima di destra a stare in un partito alleato con la sinistra; in Forza Italia il solo Gasparri sembra avere ancora la voglia di battersi per i nostri comuni valori con Berlusconi che sembra preso piu’ da altro e da altri; e da lontano Fini che guarda le macerie che ha lasciato. Certo, con i suoi errori, ma senza di lui e’ andata ancora peggio, questa e’ la realta’".
"E per questo – sottolinea – Salvini ha spazio ampio davanti a se’. Il nostro mondo e’ spappolato e vorrei sapere che cosa si aspetta a riunirci. Da mesi vado dicendo che non ho problemi di leadership e praticamente prego la Meloni di decidersi a fare sul serio: ma e’ un’impresa ardua convincerla a fare passi, gesti, intese. Sembra frenata dall’interno". "Lo spettacolo e’ terribile. Vivo la realta’ della regione Lazio: io sono capogruppo de La Destra; Giancarlo Righini lo e’ per Fratelli d’Italia; Luca Gramazio guida il gruppo di Forza Italia e Pietro Di Paolo quello di Ncd. Quasi fosse uno scherzo, c’e’ pure la lista Zingaretti ad essere guidata da un ex-An, Michele Baldi. Tutto questo e’ insopportabile. Tutti sembrano rassegnati a vivere col livore permanente, gli uni contro gli altri". "Mi chiedo: se le colpe sono state di Fini, perche’ senza Fini non ci si riesce ad unire? Senza Fini, siamo piu’ compatti o meno compatti? Se il ‘traditore’ era lui, perche’ senza il ‘traditore’ i ‘puri’ non riescono a marciare uniti? Vuoi vedere che alla fine era l’unico leader capace di tenerci insieme?". Storace ribadisce che chi fa parte della comunita’ della destra dovrebbe parlarsi, "altrimenti andra’ a finire che, paradosso della storia, Salvini si becchera’ pure saluti romani e alala’. Se staremo fermi se li sara’ meritati".
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