Dalla sanita’ alla scuola, dalla giustizia alle consulenze, sono tanti i ‘cantieri’ gia’ aperti sul fronte della spending review.
Ecco i piani allo studio per razionalizzare e tagliare la spesa pubblica.
– SANITA’. Si punta alla sanita’ elettronica e alla revisione di alcuni servizi. Possibile anche un ragionamento sui ticket. Nel medio periodo un terzo della spesa pubblica considerata rivedibile (cioe’ dei 295,1 miliardi di euro in totale) e’ attribuita al settore sanita’: 97,6 miliardi. In questo comparto sono rivedibili soprattutto i consumi intermedi, per 69 miliardi. – GIUSTIZIA. Si pensa alla revisione delle circoscrizioni e ad una riduzione degli uffici del giudice di pace. Sui Tribunali la riforma allo studio riguarda la riduzione degli stessi, delle sedi distaccate e degli uffici di procura. Per le carceri si ridurranno gli agenti di polizia penitenziaria impiegando altri mezzi di controllo dei detenuti non pericolosi. Infine sono previsti risparmi di 200-250 milioni l’anno con la gara nazionale unica del servizio di intercettazioni.
– ISTRUZIONE. Si punta allo snellimento della struttura centrale attraverso l’utilizzo di sistemi informatici, alla riduzione dal 2014 del 50% di spese per affitti e gestione degli immobili, alla riduzione organici dirigenziali. Possibile riorganizzazione della struttura territoriale con riduzione delle articolazioni provinciali. Tra le indicazioni anche la razionalizzazione di distacchi e comandi personale e riequilibrio della rete scolastica regionale e della proporzione tra docenti e classi di alunni. Si punta a rendere piu’ efficiente la gestione delle supplenze e mettere in condivisione spazi come biblioteche e segreterie. Una quota di risparmi arrivera’ da acquisti di beni e servizi online.
– FARNESINA. Tra le possibili soluzioni per realizzare risparmi vi sarebbero il ricorso crescente a contrattisti locali, un aggiornamento della ripartizione degli istituti di cultura, l’innovazione tecnologica e una nuova attenzione alla sostenibilita’ ambientale.
– TRASPORTI. Possibile ristrutturazione della struttura territoriale con la definizione di uno standard di personale in relazione al carico di lavoro e alla dimensione della scala di attivita’. E ancora: riforma della motorizzazione civile. Tra le indicazioni anche quella di attuare la riforma del trasporto pubblico locale con il trasferimento alle Regioni di alcuni servizi ancora gestiti dal ministero.
– VIMINALE. A livello centrale il piano prevede l’accorpamento dei Dipartimenti del Ministero, delle scuole della pubblica amministrazione e la soppressione di alcune direzioni centrali. A livello periferico verranno accorpate una ventina di prefetture minori. Il risparmio e’ di 1 milione di euro per ogni prefettura abolita. Allo studio anche la rivisitazione dei presidii delle forze di polizia sul territorio. Risparmi possibili dalla creazione di una centrale unica di appalto per gli acquisti delle forze dell’ordine.
– DIFESA. Sara’ attuato il disegno di legge delega sulla riforma della Difesa che prevede al 2024 il taglio di 33mila militari e 10mila civili: generali e ammiragli caleranno del 30%. Il piano prevede la dismissione in cinque anni del 30% delle caserme e dei mezzi (blindati, sommergibili, elicotteri). La scure si abbattera’ sui programmi come quello dei supercaccia F35 Joint Strike Fighter: invece dei 131 velivoli previsti, ne saranno acquistati 90, con una riduzione di spesa di 5 miliardi.
– CONSULENZE. Il ministero della Funzione pubblica ha istituito una task-force per il monitoraggio delle consulenze esterne delle pubbliche amministrazioni. Per il 2012 l’obiettivo e’ un calo del 20%.
– AUTO BLU. Previsto un risparmio nell’ordine dei 350 milioni.
– AFFITTI. I piani di razionalizzazione degli spazi degli uffici della P.A. porteranno risparmi, entro il 2015, per 56 mln. I piani operativi sono 17 e 2 sono in corso di definizione.
– TURISMO. Il Dipartimento del Turismo potrebbe essere accorpato al Dipartimento degli Affari regionali.
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