La sospensione del pagamento della rata semestrale dell’imposta sulla casa è ufficiale. Il Senato ha approvato oggi il disegno di legge che converte il decreto su Imu, Cig, precari della Pubblica amministrazione e stipendi dei membri del Governo. La legge, in attesa di una riforma della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, dispone la sospensione, per l’anno 2013, del versamento della prima rata dell’Imu per alcune categorie di immobili, a fronte della riduzione del fondo per gli interventi strutturali di politica economica, contenimento dei costi della politica per 600 mila euro e riduzione del fondo speciale di parte corrente nello stato di previsione del Ministero dell’economia. Non solo: entra in vigore anche il divieto di cumulo per i membri del Governo del trattamento stipendiale, spettante in quanto componenti dell’Esecutivo, con l’indennità parlamentare. Infine è previsto un aumento di 715 milioni di euro, del finanziamento per il 2013 degli ammortizzatori sociali in deroga, prevedendo che l’Inps effettui un monitoraggio della spesa e che un decreto del Ministro del lavoro definisca i criteri di concessione. Proroga, inoltre, fino al 31 luglio 2014, alcuni contratti di lavoro a tempo determinato del personale educativo e scolastico operante negli asili nido e nelle scuole d’infanzia.
All’ultimo momento, rientrano nell’estensione della sospensione dell’Imu gli immobili di pregio storico e artistico e ai terreni rurali; nell’esenzione i magazzini delle imprese e le associazioni no profit; l’applicazione di un’aliquota non superiore al 4 per mille per i contratti di locazione a canone agevolato e le abitazioni dei cittadini residenti all’estero.
Ora bisogna lavorare per abolire del tutto la tassa sulla prima casa, l’imposta più odiata dagli italiani. Silvio Berlusconi non molla: il leader del PdL più volte ha detto che non è disposto a fare sconti al governo su Imu e su aumento dell’Iva. Fatto il passo della sospensione della prima rata, ora se ne deve fare un altro per eliminare per sempre una tassa ingiusta e iniqua, che ha creato serie difficoltà economiche ai cittadini, i quali si trovano già le tasche vuote per effetto della crisi.
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