Matteo Salvini, dopo la conclusione del primo storico consiglio federale della Lega svoltosi a Roma, in una diretta Facebook spiega: “Giustamente ci sono delle reprimende per chi insulta, minaccia e offende il presidente della Repubblica, non fa parte del futuro del mio paese”.
“Io sono arrabbiato con Mattarella, non parlo di impeachment e non andremo in piazza, ma ha fatto un errore sostanzialmente perché aveva una lista di ministri e una maggioranza pronta, che oggi poteva affrontare la situazione finanziaria. Mattarella ha sbagliato, danneggiando i cittadini italiani”.
“Da sabato e domenica raccoglieremo le firme perché in futuro ci sia l’elezione diretta del presidente della Repubblica, in modo tale che ci sia un vero rapporto eletto-elettore, perché non deve ripetersi che ci sia un presidente eletto dal Parlamento che assuma poteri particolari”.
Salvini spiega che “cercare di riportare al governo l’unico partito sconfitto da tutte le ultime elezioni, facendo rientrare dalla finestra i Renzi, Martina e Gentiloni che il popolo ha cacciato dalla porta, mi sembra poco rispettoso del voto e della democrazia. Ma noi non ci rassegniamo, vogliamo fare una rivoluzione per far star meglio gli italiani, se serve anche rinunciando alle poltrone: vi dico che Cottarelli non ci ha fatto neanche un colpo di telefono, ma noi siamo a disposizione”.
“Qualunque politico italiano non metta nel suo programma il cambiamento dell’Unione Europea è un traditore, chiunque pensi di lasciare le cose come stanno con l’Europa è un traditore. Io ho tanti difetti, ma non sono un traditore. Mandateci al governo non con la piccola maggioranza che avevamo ora, ma con una grande maggioranza”.