Salute, Santori Storace Tarzia (La Destra): ‘azzerare rischio amianto’

“Sull’amianto è ancora drammatica la situazione di una guerra non combattuta dalle Istituzioni. Su oltre 5000 Istituti Scolastici contattati nel Lazio con l’ausilio dell’Inail e dell’istituto superiore di sanità per verificare la presenza di amianto, solo in 1000 per ora hanno risposto, ma la presenza del minerale raggiunge già una percentuale del 15 per cento. A Roma, su circa 5.060 schede tornate alla ASL, delle 30.000 inviate, vengono evidenziati ben 1.300 siti con materiale contenente amianto. Una situazione di stallo e  di rischio altissimo che deve essere superata con una legge regionale specifica, il cui varo è atteso da troppo tempo”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri de La Destra e della Lista Storace alla Pisana Fabrizio Santori, Francesco Storace e Olimpia Tarzia, firmatari della proposta di legge regionale n.24 del 9 maggio 2013 sull’amianto, “che consenta di azzerare il gravissimo rischio per la salute pubblica attuando una precisa mappatura dei siti a rischio e procedendo a complete bonifiche”.

“E’ fondamentale, anche grazie al prezioso apporto dell’Avv. Bonanni presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto che ha portato alla luce molti casi drammatici ottenendo anche dei sequestri e conseguenti attività di bonifica, raggiungere finalmente l’obiettivo primario di tutelare e salvaguardare la popolazione dal rischio amianto. Per farlo è necessaria una legge regionale che  tuteli la sanità pubblica, la sicurezza dell’ambiente e dei luoghi di lavoro, e promuova la salvaguardia dell’ambiente attraverso la bonifica di edifici, siti ed impianti nei quali ne sia riscontrata la presenza. L’attività del Centro regionale amianto dovrà essere rilanciata sull’intero territorio, per garantire interventi coordinati ed efficaci in tutto il Lazio. Ma non basta: occorre istituire  un registro regionale di coloro che sono stati esposti all’amianto,  promuovere progetti di informazione ed educazione e sostenere le persone affette da malattie correlabili all’amianto e le loro famiglie”, concludono Storace, Santori e Tarzia.