"Nessuno addebiti a Forza Italia i guai del Pd": lo dice in una intervista a Repubblica, Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi, e aggiunge: "Se le riforme falliranno sarà per l’ennesima volta colpa di una sinistra litigiosa e inconcludente. Ma noi ci siamo". Conferma quindi il "patto sottoscritto al Nazareno con Berlusconi" e sui senatori precisa: "Nel patto era che fossero eletti di secondo livello, noi preferiremmo eletti ma siccome è un patto, ci confronteremo con tutti i contraenti, la nostra impostazione non è ideologica".
Sulle priorità tra le riforma, però, Toti ha idee diverse: "L’Italicum passato alla Camera è pronto, potrebbe essere approvato in via definitiva in una settimana", "se il percorso delle riforme ingrana davvero, possiamo rilanciare, andare avanti". Infine, Toti dà appuntamento "a quando Renzi varerà il Documento Economico e Finanziario e finalmente cominceremo a vedere i conti", "non si vedono all’orizzonte il taglio del cuneo, né la restituzione dei crediti alle imprese, né è chiaro se ci saranno interventi sulle pensioni. Su quel fronte la mancanza di chiarezza regna sovrana".
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