"Bene, intanto, che il governo abbia approvato il disegno di legge per il superamento del Senato. Giusta l’idea di lasciarci alle spalle il bicameralismo perfetto", "però, anche se vedo che Renzi lo inserisce tra i quattro paletti ‘invalicabili’ della legge, io penso che accanto a rappresentati delle regioni e sindaci sia necessaria e indispensabile una certa percentuale di senatori eletti. Eletti direttamente dal popolo, non di ‘secondo livello’. In questo paese abbiamo ancora bisogno di uomini espressi direttamente dal popolo". Lo afferma il senatore Mario Mauro, ex ministro della Difesa e leader di Popolari per l’Italia in una intervista a Repubblica sostenendo che questa condizione è necessaria "per evitare il rischio di un presidenzialismo di fatto, senza bilanciamento fra i poteri".
Occorre quindi "passare da un bicameralismo perfetto ad uno di garanzia. Alla Camera il controllo dell’attività del governo, al Senato l’attuazione dei grandi progetti costituzionali". E alla domanda su quanti sarebbero ¡senatori da eleggere risponde: "Lo vedremo, ne discuteremo in commissione Affari costituzionali al Senato, dove presenterò una proposta. Ma per esempio penso che quei 21 senatori di cui si parla nominati dal presidente della Repubblica, sarebbe meglio eleggerli. Diciamo, comunque, una quota attorno al 40 per cento". E aggiunge: "Si fa molto presto ad aprire un confronto. Mi auguro che ci sia. Tenendo il ‘tempo’, che Renzi vuole veloce. Facciamola questa riforma, ma facciamola bene".
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