Angelino Alfano, durante una conferenza stampa al Senato per presentare gli emendamenti sul semipresidenzialismo del PdL, lancia un appello “alle forze riformatrici” affinchè approvino quella che il segretario del Popolo della Libertà definisce “la riforma delle riforme”. E’ possibile farlo, “ora o mai più”, perché esistono al momento “tre congiunture” positive: “il mandato di scadenza di un eccellente Presidente della Repubblica, una legislatura che volge al termine ma che consente i tempi di approvazione delle riforme, e infine, da domani il Senato inizia a discutere proprio delle modifiche a questa parte di Costituzione. O si fanno ora o mai più”.
Naturalmente, proprio per approvare le riforme, è necessario che la legislatura arrivi al suo scadere naturale, ovvero al 2013. Anche per questo, ribadisce Alfano, il PdL sosterrà il governo fino all’ultmio.
Nonostante i dubbi di parte del partito e le indiscrezioni di stampa sulla possibilità di sostenere Monti anche nei prossimi mesi, Alfano ha risposto secco: "Questo percorso postula la durata della legislatura fino alla sua scadenza naturale".
E se il Partito Democratico dovesse dire no alle riforme? “Metteremo in evidenza che il nostro e’ il campo dei riformatori mentre la sinistra e’ per la conservazione dello status quo”, sottolinea il segretario, che aggiunge: “Voglio comunque ribadire che in caso i nostri emendamenti non fossero accettati noi non ostacoleremo il percorso della riforma in discussione al Senato”.
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